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Bilancio e fronti aperti

Dai risultati elettorali per la nomina degli organi sociali di Enasarco ai temi del prossimo governo della Fondazione. Dal futuro della consulenza in Italia, all’evoluzione normativa europea. Dagli esiti del progetto economic@mente all’impegno in tema di educazione finanziaria. Tutti i temi dell’odierna conferenza stampa

“L’ultimo anno per la nostra Associazione è stato denso di avvenimenti cruciali. Abbiamo ottenuto importanti risultati e percorso passi in avanti nella direzione della tutela della categoria e dell’efficienza del settore cui apparteniamo. L’impegno del passato si è tradotto in esiti soddisfacenti. Ora ci attendono rinnovate e importanti sfide che siamo pronti ad affrontare”, ha dichiarato il presidente Anasf Maurizio Bufi, in occasione della conferenza stampa annuale svolta oggi a Milano, presso l’Hotel LaGare.

L’incontro con la stampa si è aperto con una finestra su Enasarco, interessata nel mese di aprile dalle elezioni, le prime nella storia dell’Ente, cui anche Anasf ha partecipato. Concluse con la vittoria della coalizione “Insieme per Enasarco” cui l’Associazione ha aderito, le votazioni hanno sancito l’ingresso di due esponenti Anasf nell’Assemblea dei Delegati della Fondazione, Alberto Forti e Antonio Fricano. I prossimi passi saranno ora eleggere il Consiglio di Amministrazione e il nuovo Presidente Enasarco. “Abbiamo lavorato nella direzione individuata nel X Congresso Anasf di fine 2015 e ora potremo avere voce nell’Ente. Il nostro programma di Governo affronta temi importanti per la categoria come per tutti gli iscritti alla Fondazione: da quello dei silenti alla dicotomia contributiva tra mono e plurimandatari che caratterizza la figura dei consulenti finanziari; dalla gestione efficiente del Firr all’equilibrio economico e finanziario dell’Ente nel suo complesso, prevedendo al contempo un Comitato con compiti attinenti alle modifiche statutarie”, ha spiegato Bufi.

Un ampio focus è stato proposto sul tema dell’evoluzione della professione, che si muove in ambito italiano e al contempo europeo, entro cui le varie istituzioni hanno aperto loro consultazioni. A partire da quelle Esma sulle competenze e conoscenze, che hanno accolto alcuni passaggi espressi nel parere inviato da Anasf a luglio 2015, riferiti alla tutela della specificità del modello italiano delle reti di cf. L’Associazione ha chiesto anche una concreta valorizzazione della prova valutativa OCF, tenendo conto dei requisiti di conoscenza e competenza già richiesti per l’iscrizione all’Albo, ha condiviso la previsione di un periodo di training per favorire l’accesso dei giovani alla professione e ha sottolineato l’importanza di favorire l’aggiornamento professionale, con un esplicito riconoscimento del ruolo della formazione certificata Efpa. “Siamo riusciti a raggiungere un importante traguardo, ovvero l’eliminazione della clausola di salvaguardia che era stata inizialmente proposta da Esma e che richiedeva un’esperienza di minimo 5 anni continuativi in caso di mancanza di qualificazione. Una condizione che avrebbe compromesso l’attività di una parte dei consulenti finanziari”, ha aggiunto il Presidente Bufi.
Ed ecco che si è introdotto anche il capitolo Mifid II, la cui introduzione slitta a gennaio 2018, dopo l’accordo convenuto tra le istituzioni europee. Restano infatti aperte alcune riflessioni a cui nei prossimi mesi occorrerà dare risposte; una tra tutte lo svolgimento del servizio di consulenza su base indipendente e non indipendente, “un servizio” – ha spiegato Bufi – “che per Anasf ciascun consulente finanziario abilitato deve poter fornire alla sua clientela, ricevendo mandato dalla società preponente, con la possibilità, di volta in volta, a seconda delle caratteristiche del cliente, di individuare il servizio più adatto”.

La conferenza stampa Anasf è stata anche l’occasione per fare il bilancio sull’attività di educazione finanziaria. “Siamo attivi dal 2009 su questo fronte con economic@mente”, ha spiegato il Direttore generale Germana Martano. “Abbiamo finora raggiunto 230 scuole italiane e attivato oltre 450 corsi. Dall’avvio dell’iniziativa, il numero di scuole che hanno erogato i moduli formativi ai propri studenti è quintuplicato e nel solo ultimo anno scolastico sono stati 70 gli istituti raggiunti. A fine 2015 abbiamo predisposto una nuova release del progetto che consente ai ragazzi di accedere ai contenuti presentati in aula anche da casa attraverso una piattaforma di e-learning che adegua l’iniziativa alle nuove esigenze dei giovani”, ha aggiunto Martano.

E se economic@mente continuerà a far parte degli obiettivi dell’Associazione, Anasf intende continuare a collaborare anche con le altre realtà attive sul tema dell’alfabetizzazione degli italiani: con l’adesione a €cono-mix, la manifestazione per i giovani nata in collaborazione con il Miur e su impulso del Feduf, partecipando al tavolo di lavoro dell’USR Lombardia e dialogando con le associazioni di consumatori per progetti specifici anche per target di fasce d’età adulta.


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