Enpacl, approvato il bilancio: l’avanzo supera i 95 milioni

di Walter Quattrocchi -

Per la cassa previdenziale dei consulenti del lavoro il 2015 ha confermato la crescita sia delle entrate contributive sia della spesa

L’Enpacl, la cassa di previdenza dei consulenti del lavoro, chiude il bilancio del 2015 con un utile di oltre 95 milioni di euro, mentre il patrimonio netto dell’ente raggiunge i 900 milioni.

Il consuntivo 2015 vede la sostanziale tenuta del risultato della gestione previdenziale e una ulteriore crescita di quello della gestione finanziaria (più 3% circa). Per il secondo anno consecutivo, pertanto, si crea un consistente avanzo gestionale con conseguente miglioramento del saldo positivo contributi/prestazioni, che nei precedenti esercizi veniva eroso dal disavanzo gestionale.

L’aumento dei contributi (grazie soprattutto a ricongiunzioni, riscatti, sanzioni e interessi) determina la crescita dei ricavi (circa 4,8 milioni di euro), mentre i costi crescono invece di circa 2,3 milioni di euro (diminuiscono le prestazioni, ma aumentano oneri straordinari).

È importante sottolineare l’incremento, seppur contenuto, della differenza tra ricavi per contributi e oneri pensionistici, che supera i 69 milioni di euro, dai circa 68 milioni dello scorso esercizio.

Nel 2015 la spesa previdenziale è comunque cresciuta, rispetto all’esercizio precedente, del 5,83%, a fronte di un incremento del 4,17% del gettito contributivo. Si conferma, come nel 2014 (quando spesa e contributi erano cresciuti rispettivamente del 6,50% e del 6,96%), l’inversione della tendenza che fino al 2012 vedeva un tasso di crescita degli oneri previdenziali costantemente più alto rispetto a quello dei contributi.

Il numero dei trattamenti pensionistici è aumentato del 3,30% (9.386 nel 2015 contro 9.086 del 2014), mentre è calato il numero degli iscritti (26.239 dai 26.460 del 2014), che desta preoccupazione in quanto costituisce conferma di un trend avviatosi nel 2011.

Dal 1996 il numero dei pensionati è più che raddoppiato (più 141%), passando da 3.940 a 9.512, mentre la relativa spesa è più che quintuplicata (più 419%), passando da 19,3 milioni del 1996 a 100,1 milioni del 2015.

Rispetto al passato l’elemento di novità è la diminuzione del numero delle pensioni di vecchiaia, mentre quelle di anzianità crescono a ritmi ben più sostenuti rispetto alle altre tipologie, dato ormai costante da più esercizi.

Sul versante delle entrate, il totale dei contributi utili a fini pensionistici supera i 169 milioni di euro.

La redditività degli immobili di proprietà dell’Enpacl si è attestata al 3,03% netto (3,28% lordo) generando ricavi complessivi pari a 22 milioni di euro.