Goldman Sachs

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Nuove obbligazioni in dollari Usa a tasso fisso trasformabile in tasso variabile

Le nuove Obbligazioni Goldman Sachs in Dollari Statunitensi a tasso fisso trasformabile in tasso variabile, con durata 10 anni, offrono agli investitori flussi cedolari annuali fissi pari al 4,65% lordo (3,441% netto1) e il rimborso integrale del valore nominale a scadenza nella valuta di denominazione (Dollaro Statunitense).

Alla fine del secondo anno dalla Data di Emissione è prevista la facoltà per l’Emittente, a sua assoluta discrezione, di convertire i flussi cedolari annuali fissi per gli anni dal terzo fino a scadenza in flussi cedolari annuali variabili legati all’andamento del tasso di riferimento (USD Libor a 3 mesi). In tal caso, l’Emittente corrisponderà dalla fine del terzo anno dalla Data di Emissione fino alla Data di Scadenza cedole annuali variabili, qualora abbiano valore positivo, pari allo USD Libor a 3 mesi + 0,50%, con valore massimo (cap) pari al 4,65% lordo (3,441% netto1) e valore minimo (floor) pari allo 0%.

L’Emittente informerà i portatori delle Obbligazioni dell’esercizio di tale facoltà mediante un avviso da pubblicarsi cinque giorni lavorativi prima dell’inizio del terzo anno dalla Data di Emissione sui siti web di Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it) e della Luxembourg Stock Exchange (www.bourse.lu). Nel caso in cui l’Emittente non esercitasse la facoltà di conversione da tasso fi sso a tasso variabile, i flussi cedolari annuali rimarranno invariati al 4,65% lordo (3,441% netto1).

Le Obbligazioni sono soggette al rischio di credito dell’Emittente e del Garante. Nel caso in cui l’Emittente e il Garante non siano in grado di adempiere agli obblighi connessi alle Obbligazioni, gli investitori potrebbero perdere in parte o del tutto il capitale investito.

Il rimborso del capitale e il pagamento delle cedole fi no a scadenza avvengono nella valuta di denominazione: l’investitore è esposto pertanto al rischio derivante dalle variazioni del rapporto di cambio tra la valuta di denominazione dei titoli (Dollaro Statunitense) e l’Euro. L’eventuale deprezzamento della valuta di denominazione rispetto all’Euro avrebbe un impatto negativo sul controvalore in Euro delle Obbligazioni.

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1) Considerando l’imposta sostitutiva italiana applicabile agli interessi pagabili agli investitori nelle Obbligazioni vigente al momento dell’emissione, pari al 26%.


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