Greggio, prezzo in risalita. Anche l’Aie ci crede

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Per il direttore dell’agenzia energetica internazionale, Fatih Birol, ci sono già ora segnali di un’inversione di tendenza e si avrà un’accelerazione nel 2017

Flette l’eccesso di offerta che ha affondato il prezzo del petrolio per oltre due anni e, contemporaneamente, si registra una significativa ripresa della domanda sui mercati. Questi, secondo il direttore esecutivo dell’Aie, Fatih Birol, i due fattori che stanno già risollevando le quotazioni del greggio e che spingeranno a una più corposa risalita dei prezzi nel 2017.

Dunque, dopo l’Opec e diverse banche d’affari, anche l’agenzia energetica internazionale ribadisce di credere a una corposa e non effimera ripresa del mercato petrolifero.

Birol rileva i segnali di un’inversione di tendenza già nell’attuale congiuntura, che sta vedendo i prezzi riavvicinarsi a quota 50 dollari.
“Il prezzo del petrolio sta aumentando perché c’è meno greggio sul mercato e la domanda sta crescendo fortemente”, ha dichiarato Birol in un’intervista all’agenzia Anadolu, escludendo che il recupero sia legato solo a elementi transitori come gli incendi in Alberta: “questi sono fattori temporanei, se questi paesi riescono a riprendere la produzione potrebbe verificarsi una pressione al ribasso sul mercato ma, in ogni caso, prevediamo che la tendenza vada al rialzo nel 2017 al più tardi”.