Manifattura: indicatori in calo in Italia ed Eurozona

-

Gli indici Markit Pmi restano tuttavia sopra la soglia dei 50 punti. In miglioramento la Germania

Rallenta la crescita del settore manifatturiero in Italia e nell’Eurozona.

Per quanto riguarda il nostro paese, l’indice Pmi Markit manifattura ha segnato a maggio un valore di 52,4 punti, un punto e mezzo in meno rispetto ad aprile (53,9). L’indice, che viene calcolato interpellando i direttore degli acquisti delle imprese, resta comunque ampiamente superiore a 50, soglia oltre la quale indica una fase di espansione economica (al di sotto dei 50 punti l’indicazione è di una contrazione).

Per l’Italia si tratta tuttavia del valore più basso da febbraio. In maggio la produzione nella manifattura è aumentata per il 17° mese consecutivo, ma il tasso di crescita è rallentato rispetto a aprile, mentre sono calati i nuovi ordini.

Nell’Eurozona l’indice Pmi della manifattura segna un valore di 51,5, il più basso da febbraio. Secondo l’istituto di ricerche Markit, a pesare è una crescita ancora debole dei nuovi ordini sia interni sia esteri.

Andamento opposto per la Germania: l’indice Pmi della manifattura tedesca è salito in maggio a 52,1 punti dai 51,8 di aprile. È il quarto mese consecutivo in rialzo.