MutuiperlaCasa

-

Unioni civili: tutti i benefici del mutuo cointestato

MutuiperlaCasa.com spiega a tutte le coppie unite civilmente come muoversi per l’acquisto di un immobile e spiega perchè scegliere un mutuo cointestato.

Il 5 Giugno è entrata in vigore la Legge Cirinnà, in vista di questo grande traguardo della normativa italiana MutuiperlaCasa.com mette a disposizione dell’utente la propria professionalità e la sua esperienza e spiega cos’è e come funziona un mutuo cointestato, servizio di cui potranno usufruire anche tutte le coppie unite civilmente.

I mass media hanno monitorato le vicende e i retroscena che hanno portato all’approvazione, da parte del Parlamento italiano, della legge, mettendo in luce anche le conseguenze pratiche della sua convalida. Grazie a questo provvedimento ogni aspetto della vita delle coppie viene, per la prima volta, regolamentato: ciò dà vita a un circolo virtuoso che vede coinvolti anche il settore finanziario e creditizio, soprattutto grazie all’articolo 13 della Legge 76/2016, che prevede che il regime patrimoniale dell’unione civile tra due persone dello stesso sesso sia la comunione dei beni (salvo diversa richiesta).

Tutto questo si traduce nella possibilità per le coppie unite civilmente, così come per le coppie sposate e le persone legate da un rapporto di parentela, di accendere un mutuo cointestato. Ma quali sono i pro e i contro di questa tipologia di finanziamento?

Il mutuo cointestato ha dei benefici sia dal punto di vista del creditore che da quello del debitore. Si tratta di un finanziamento usufruibile da più persone che sfruttano una stessa ipoteca per ottenere il denaro necessario ad acquistare l’immobile, questa soluzione è utilizzata soprattutto dai coniugi ed è particolarmente vantaggiosa per le giovani coppie. Le banche, infatti, sono più propense ad acconsentire all’accensione di un mutuo di questo tipo: il fatto che più persone concorrano al pagamento delle rate porta gli Istituti di Credito ad avere maggior fiducia e più sicurezza, concedendo con minor riserve il finanziamento.

Nel caso del mutuo cointestato entrambi i componenti della coppia si rendono responsabili finanziari dell’ipoteca e, trattandosi di un mutuo diviso, le spese saranno frazionate in base ad accordi personali. Sia parlando di coppie “tradizionali” sia di unioni civili, i beneficiari possono detrarre gli interessi passivi del mutuo. Ciò significa che i singoli componenti della coppia possono detrarre il 19% per una quota massima di 4 mila euro e, in aggiunta, uno dei due ha la possibilità di detrarre il 100% quando il compagno/a è considerato fiscalmente a carico (sempre nel limite di 4 mila euro).

Questa tipologia di mutuo mostra le sue criticità quando il rapporto che lega i due intestatari si rompe. Lo scioglimento dell’unione civile, e così il divorzio, vede applicare, quando si ha a che fare con un mutuo cointestato, la Legge 898/1970. La normativa prevede che la parte che si vede obbligata a pagare gli alimenti può decidere di detrarre dall’assegno dovuto all’altro l’importo delle rate del mutuo, ciò, è bene specificare, può accadere anche se la parte presa in causa non abita più all’interno dell’immobile.
Una seconda soluzione è la vendita della casa: la cessione a terzi dell’immobile oggetto di mutuo cointestato annulla l’ipoteca, elemento caratterizzante di questo prodotto finanziario.
Terza e ultima modalità di risoluzione dei problemi derivanti dalla chiusura del rapporto è richiedere la surroga del mutuo, cambiamento che coinvolge l’entità degli interessi da corrispondere e la formula, trattandosi di un passaggio da mutuo cointestato a mutuo classico.


Il contenuto di questo testo (come di tutta la sezione “Sala stampa”) non impegna la redazione de Lamiafinanza: la responsabilità dei comunicati stampa e delle informazioni in essi contenute è esclusivamente delle aziende, enti e associazioni che li firmano e che sono chiaramente indicati nel titolo del testo.