Corte dei Conti: l’Inpgi è in rosso anche nel 2015

di Walter Quattrocchi -

Il passivo, per l’ente previdenziale dei giornalisti, è peggiorato passando dagli 81,6 milioni del 2014 a 111,9 milioni

Il passivo nei conti della spesa previdenziale della gestione principale dell’Inpgi, nel 2015, è peggiorato rispetto al 2014 passando da meno 81,6 milioni di euro a meno 111,9 milioni.

Il dato emerge dalla relazione della Corte dei Conti di verifica sul bilancio 2015 dell’Istituto di previdenza dei giornalisti, che è stata consegnata al Parlamento.

Nel 2015 l’utile di esercizio, ancora giovandosi di plusvalenze da cessione di immobili per oltre 91 milioni di euro al Fondo immobiliare “Inpgi – Giovanni Amendola”, di cui l’Ente è quotista unico, chiude con un risultato di 21,07 milioni di euro, in aumento sul precedente esercizio (17,02 milioni di euro).

Il patrimonio netto dell’Ente raggiunge nel 2015 quota 1.826,6 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 1.805,5 milioni di euro del 2014.

Nell’estate del 2015, il Consiglio di amministrazione ha approvato una riforma del sistema previdenziale con interventi sia dal lato delle entrate, sia da quello delle uscite.

La riforma è stata approvata nel febbraio del 2016 dai ministeri vigilanti per quanto riguarda molti, ma non tutti, gli interventi proposti.

Tuttavia i risultati non sono ancora confortanti riguardo alla gestione principale dell’Inpgi.

A dimostrarlo è il fatto che il bilancio tecnico acquisito dall’Istituto nel maggio 2016, che tiene conto degli interventi della riforma dell’estate 2015, espone a una situazione, a giudizio degli attuari, di non solvibilità della gestione, con un patrimonio che si azzera nel 2030 e torna ad essere positivo solo dal 2060.

Ritornando alla relazione della Corte dei Conti, i giudici evidenziano come, rispetto al 2014, da una parte aumenta il numero dei giornalisti pensionati, e dall’altra diminuisce quello degli iscritti attivi non titolari di pensione: gli iscritti in attività nel 2015 ammontano a 15.340, con una diminuzione di 887 unità sui dati del 2014 (meno 5,5%), mentre il numero dei trattamenti pensionistici registra complessivamente un aumento di 409 liquidazioni tra il 2014 e il 2015.

A pesare sulla spesa previdenziale dell’Inpgi – Gestione principale, è l’incremento del 7,5% sul 2014 delle prestazioni assistenziali.

Ed è soprattutto l’indennità della cassa integrazione per contratti di solidarietà a segnare, come del resto nell’anno precedente, una forte crescita della spesa.

Per quanto riguarda la Gestione previdenziale separata dell’Istituto, la Corte dei conti rileva che il 2015 si è chiuso con un avanzo economico di circa 39,6 milioni di euro (in lieve flessione rispetto ai 41,2 del 2014) e che la criticità di tale gestione riguarda unicamente l’inadeguatezza dell’importo dell’assegno pensionistico futuro.