Iccrea Holding

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Approvato il bilancio 2015: il gruppo si prepara alle grandi sfide che attendono il credito cooperativo

RINNOVATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER IL 2016-2018

GIULIO MAGAGNI CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DEL CDA

FRANCESCO CARRI DESIGNATO PRESIDENTE DEL COMITATO ESECUTIVO

L’utile netto individuale supera i 135 milioni; quello consolidato è di 42,3, al netto di contributi al Fondo di Risoluzione per 70 mln di euro.

Approvati dividendi per oltre 14 mln di euro

Oltre 350 mln di valore complessivo generato per le BCC-CR azioniste

Confermati anche i Vice Presidenti: Giuseppe Maino (Vicario) e Francesco Liberati

Il nuovo CdA conferma apertura a Cassa Centrale Banca per la creazione di un Gruppo Bancario Cooperativo unico e invita ad avviare i tavoli di fusione.

L’assemblea degli Azionisti di Iccrea Holding SpA, la Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, ha approvato il progetto di bilancio 2015. L’utile di esercizio si è attestato a 135 milioni di euro in forte crescita rispetto all’anno precedente (36,5 milioni nel 2014), grazie alla plusvalenza realizzata sulla cessione parziale della quota in ICBPI. A livello consolida-to, invece, l’utile si è attestato a 42,3 milioni (48,5 milioni nel 2014), principalmente a causa degli elevati contributi pagati al Fondo di Risoluzione (70 milioni di euro) mentre il patrimonio netto di Iccrea Holding, comprensivo dell’utile, ammonta a 1,545 miliardi di euro.

Sul fronte del ruolo a supporto della liquidità delle BCC e alla redditività del Sistema, nel 2015 Iccrea Banca ha consentito di realizzare, tra le altre attività, 20 miliardi di euro di finanziamenti collateralizzati, 7 miliardi di euro di controvalore delle operazioni di cartolarizzazioni in essere e 6,6 miliardi di euro per i finanziamenti attraverso i T-LTRO Group, a cui hanno aderito 190 BCC. Sul fronte degli impieghi, sono stati 11 i miliardi di euro di impieghi medi a clientela corporate e retail delle BCC (attraverso Iccrea BancaImpresa, le sue controllate BCC Lease e BCC Factoring, e BCC CreditoConsumo). Il patrimonio gestito e collocato (sempre alla clientela delle BCC, attraverso BCC Risparmio&Previdenza) si atte-sta anch’esso a 11 miliardi di euro. Sono stati, infine, 47 i miliardi di euro raggiunti nella negoziazione diretta e raccolta ordini, mentre i volumi transati sul comparto monetica so-no arrivati a 36 miliardi di euro.

Il valore creato per le Banche di Credito Cooperativo, si attesta a 355 milioni di euro (+15% rispetto all’anno precedente).

Per quanto riguarda la solidità patrimoniale del Gruppo Iccrea, il CET1 Ratio è al 12,36% (11,45% nel 2014) mentre il Total Capital Ratio è al 13,33% (13,01% nel 2014).

Nel commentare i numeri presentati all’assemblea, Giulio Magagni ha detto: “Anche nel difficile contesto del 2015 il Gruppo bancario Iccrea è stato vicino alle BCC-CR, supportandole nella loro mission al sostegno dello sviluppo dei territori in cui operano, e consapevoli del ruolo che le banche locali ricoprono a beneficio dell’economia reale del nostro Paese, soprattutto in una fase fondamentale come quella che stiamo attualmente vivendo. Lo ha fatto in maniera concreta, generando oltre 350 mln di valore economico per il sistema del Credito Cooperativo”.

“Il Gruppo bancario Iccrea – ha commentato il Direttore Generale, Leonardo Rubattu, – si sta preparando alle grandi sfide del futuro, in un contesto di forte discontinuità per il settore bancario. Puntiamo a generare un ritorno sul capitale che ci permetta di autofinanziare la crescita, remunerare adeguatamente gli azionisti e fare importanti investimenti in tecnologia e innovazione a vantaggio di tutto il Credito Cooperativo. Per questo, il piano triennale prevede una semplificazione dell’architettura societaria, la riallocazione del capitale, la ricerca di sinergie in settori caratterizzati da elevate economie di scala e la riduzione strutturale della leva operativa, agendo sia sulle spese amministrative sia sul co-sto del personale.”.

Al termine dell’Assemblea di Bilancio, il Presidente ha dato appuntamento a tutti gli azionisti all’Assemblea Straordinaria che si svolgerà l’11 luglio (prima convocazione) e il 12 luglio (seconda convocazione), per deliberare sulla proposta di fusione inversa fra la capo-gruppo Iccrea Holding e la controllata Iccrea Banca.

Rinnovo del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Esecutivo e dei Comitati endoconsiliari.

L’Assemblea di Iccrea Holding ha inoltre proceduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione della società per il triennio 2016-2018, che risulta così composto: Lucio Alfieri, Alessandro Azzi, Francesco Carri, Annibale Colombo, Franco Ferrarini, Carlo Antonio Feruglio, Francesco Liberati, Giulio Magagni, Giuseppe Maino, Mara Moretti, Angelo Porro, Secondo Ricci, Salvatore Saporito, Pierpaolo Stra, Leonardo Toson. La compagine del Collegio Sindacale invece è formata da Luigi Gaspari (Presidente), Romualdo Rondina, Fernando Sbarbati, Annamaria Fellegara (supplente) e Riccardo Andriolo (supplente).

Nella sua prima riunione, il Consiglio di Amministrazione ha confermato Giulio Magagni alla presidenza. Bolognese, 59 anni e ingegnere, Magagni è alla guida di Iccrea Holding dal 2003 ed è anche Presidente di EmilBanca–Credito Cooperativo e Presidente della Federa-zione Emilia Romagna delle BCC. È inoltre membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo dell’ABI e del Consiglio Nazionale di Confcooperative.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato anche i Vice Presidenti della Capogruppo: Giuseppe Maino (Vicario) e Francesco Liberati.

Il CdA ha anche nominato i 5 componenti del nuovo Comitato Esecutivo e i membri dei 3 Comitati endoconsiliari Rischi, Nomine e Remunerazioni. Il Comitato Esecutivo ha nomina-to Francesco Carri alla Presidenza. Grossetano, 61 anni, Dottore Commercialista e insegnante all’Università di Siena, dal 2001 Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca della Maremma – Credito Cooperativo di Grosseto. È Presidente di Iccrea Banca dal 2010.
Oltre alla nomina degli esponenti, nella sua prima seduta il Consiglio di Amministrazione ha affrontato i temi urgenti relativi alla riforma del Credito Cooperativo, confermando la volontà di addivenire alla creazione di un Gruppo Bancario Cooperativo unico, attraverso un’integrazione industriale con Cassa Centrale Banca. Il nuovo Consiglio, dando ampia disponibilità a partire dalle ipotesi di lavoro già discusse con i trentini, ha invitato Cassa Centrale Banca ad avviare senza indugio i Tavoli di fusione concordati, nella convinzione che un accordo possa rapidamente essere raggiunto, nell’interesse dei due gruppi e delle BCC-CR.


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