Conviene iscriversi a Sirio Perseo?

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Il fondo pensione del settore pubblico è in forte crescita. I dubbi di una lettrice su contributi, Tfr, possibilità di interrompere i versamenti…

Vi scrivo per avere informazioni sul fondo Sirio Perseo. Ho 55 anni e 26 di contributi, andrò in pensione fra 12 anni. È conveniente per me aderire a tale fondo o è troppo tardi? Nessuno dei miei colleghi lo ha fatto e mi domando il motivo. Quanto dovrei versare annualmente per avere una rendita? La somma che verso può variare da un anno all’altro? Posso interrompere i versamenti in qualsiasi momento e riavere il mio capitale oppure devo attendere di andare in pensione? In caso di decesso che avviene? Un’ultima domanda: il Tfr viene inglobato nel fondo, questo fatto è vantaggioso oppure no? K.A.

Risponde David Canaletto
Perseo Sirio è il fondo pensione complementare dei lavoratori della pubblica amministrazione e della sanità. Di recente costituzione, è in forte crescita in termini di adesioni, e si stima che a fine 2016 possa raggiungere circa 50 mila iscritti, contro gli attuali 35 mila. A fine maggio 2016 il patrimonio sfiorava i 15 milioni di euro.

Veniamo alle domande della lettrice.

È conveniente per me aderire a tale fondo o è troppo tardi?
La lettrice ha ancora tempo a disposizione per accumulare una somma interessante da convertire in rendita per effetto dei contributi che verserà direttamente, di quelli a carico dell’ente pubblico dove svolge l’attività lavorativa, del Tfr annuo e, come si spera, dei profitti conseguenti alla gestione finanziaria del Fondo Perseo Sirio (che è affidata a Unipol-Sai).

Per creare una rendita annua soddisfacente, è necessario contribuire in modo adeguato utilizzando tutte le leve disponibili e valutando attentamente quanto versare periodicamente in funzione di quanto si vorrà percepire mensilmente.

Esistono altre ragioni per considerare conveniente aderire a Perseo Sirio, tra queste:

• Le agevolazioni fiscali: la più importante è la deducibilità dal reddito dei contributi versati al fondo: con un reddito annuo lordo di 40 mila euro, per ogni mille euro annui di contributi versati dall’aderente si ottengono 380 euro di risparmio fiscale.

• Il contributo del datore di lavoro: è pari all’1% del reddito annuo, purché l’aderente ne versi altrettanto (per i lavoratori assunti prima del 2001 è previsto anche un ulteriore contributo pari all’1,5% della base contributiva Ips).

• Il comparto garantito: la gestione finanziaria del patrimonio di ciascun aderente è finalizzata a generare un rendimento almeno pari a quello del Tfr con una garanzia di risultato che permetta una prestazione a scadenza almeno pari alla somma dei contributi versati.

• La copertura sanitaria integrativa: è attiva una convenzione con Rbm Previmedical che garantisce alcune significative prestazioni sanitarie.

Nessuno dei miei colleghi lo ha fatto e mi domando il motivo.
Può dipendere da una scarsa conoscenza della previdenza complementare in generale e in particolare dalla recente costituzione nel suo assetto attuale del fondo Perseo-Sirio.

Quanto dovrei versare annualmente per avere una rendita?
Almeno l’1% del reddito annuo. In tal modo matura il diritto a ottenere il contributo dell’1% da parte del datore di lavoro. Più ricco sarà il capitale finale, più alta sarà la rendita. Se poi quest’ultima, al momento del pensionamento, fosse particolarmente contenuta, potrà essere incassato solo il capitale.

Posso interrompere i versamenti in qualsiasi momento e riavere il mio capitale, oppure devo attendere di andare in pensione?
I versamenti possono essere interrotti in qualsiasi momento, ed eventualmente ripresi negli anni successivi. La restituzione del capitale in costanza del rapporto di lavoro, prima del pensionamento, non è prevista salvo casi di particolare delicatezza e rilevanza attinenti la vita lavorativa. Sono possibili delle anticipazioni in determinati casi documentati (per esempio, acquisto e ristrutturazione prima casa, grave malattia ecc.).

In caso di decesso che avviene?
Prima del pensionamento il capitale maturato può essere riscattato dal coniuge, oppure dai figli, o dai beneficiari designati. Quando la rendita sia già in corso di erogazione, se non si è optato per la reversibilità, essa non verrà più erogata e non verrà restituito nessun importo in forma di capitale.

Il Tfr viene inglobato nel fondo, questo fatto è vantaggioso oppure no?
Il Tfr che matura dopo l’adesione (ma non quello già maturato prima dell’adesione) è una delle tre fonti che alimentano il montante da convertire in rendita. È essenziale per costituirla e renderla quantitativamente allettante. Il Tfr si rivaluterà in base alla gestione finanziaria del fondo in cui confluisce anziché secondo le regole di rivalutazione del Tfr stesso. Dal punto di vista finanziario, negli ultimi anni l’utilizzo del Tfr nella previdenza integrativa è stato molto conveniente perché i rendimenti medi dei fondi pensione hanno sempre battuto il tasso di rivalutazione annuo del Tfr. Per il futuro, naturalmente, non possono essere fatte previsioni.