Banca Popolare di Vicenza

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Approvata la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2016

Avviato il rilancio del gruppo i cui elementi chiave sono:

  • trasformazione della banca in società per azioni.
  • aumento di capitale da 1,5 miliardi (integralmente sottoscritto dal fondo atlante) che ha ripristinato adeguati livelli di patrimonializzazione e liquidità.
  • nuova governance della banca.
  • rilancio dell’azione commerciale con il nuovo modello di rete.
  • razionalizzazione della rete distributiva con la chiusura di 71 filiali nel primo semestre 201

Rafforzamento patrimoniale: cet1 ratio al 10,75% superiore al Target Bce (10,25%) rispetto al 6,65% del 31/12/2015 e total capital ratio al 12,40% rispetto all’8,13% del 31/12/2015. Rafforzamento reso possibile grazie all’intervento del fondo atlante, che ha consentito alla banca di continuare ad operare su basi ordinarie.

Miglioramento del profilo di liquidità: lcr superiore agli attuali limiti regolamentari rispetto al 47,5% del 31/12/2015 e Nsfr pari al 104% rispetto al 94% del 31/12/2015.

Raccolta diretta in ripresa da maggio 2016 (post aucap), dopo il calo registrato nei primi mesi dell’anno.

Risultato economico netto semestrale negativo per 795 milioni influenzato dall’incremento dei livelli di copertura dei crediti; dagli effetti connessi al gia’ contestato recesso di Cattolica Assicurazioni dagli accordi commerciali; dai presidi economici rilevati a fronte del “litigation risk” connesso alle azioni Bpvi. Al netto di tali effetti il risultato sarebbe stato negativo per circa 85 milioni.

Incremento delle coperture sui rischi di credito: il livello di copertura dei crediti deteriorati (inclusi gli stralci) sale al 46,2% con un aumento di 3,8 p.p. rispetto a fine 2015 e di 8,3 p.p. rispetto a fine 2014.

La copertura delle sofferenze (inclusi gli stralci) sale al 61,4%, valore allineato alla media dei principali gruppi bancari italiani.

Tale azione di rafforzamento delle coperture assume rilevanza anche alla luce delle gia’ avviate attivita’ volte alla piu’ ampia valutazione strategica della possibile cessione del portafoglio di sofferenze e di parte delle inadempienze probabili.

Il costo del rischio di credito rimane elevato e riconducibile ad un’attività creditizia espansiva realizzata negli anni passati nei territori di radicamento storico della banca (+27% di crescita degli impeghi lordi commerciali2 vs. +0,1% del sistema).

Oneri operativi in calo del 5,4% su base annua grazie al processo di ottimizzazione dei costi iniziato nel 2° semestre 2015 e alla razionalizzazione della rete distributiva.

Il cost/income e’ pari al 92,5%. Sono gia’ in corso analisi volte all’identificazione degli spazi di miglioramento dell’efficienza e della produttivita’ complessiva della banca, anche attraverso la riduzione delle spese amministrative e del personale.

Avviata la revisione del piano industriale alla luce delle mutate condizioni di mercato e della situazione specifica della banca. Il nuovo piano avra’ come linee guida di sviluppo il recupero dell’efficienza operativa, la riduzione del rischio di credito e la ripresa dell’attivita’ commerciale da realizzarsi prioritariamente attraverso la ricostruzione del rapporto fiduciario con il territorio.

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Continua la collaborazione con la magistratura, l’attivita’ necessaria alla valutazione dell’azione di responsabilita’ così come la preparazione di tavoli di confronto/conciliazione.


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