Brexit farà soffrire le piccole compagnie

di Fidelity Worldwide Investments -

In un quadro di mercati nervosi e incertezza politica, non mancano le buone occasioni di investimento, soprattutto in un’ottica di lungo periodo. Ecco quali

La sorpresa per il Brexit è stata forte per molti investitori. Al di là delle importanti implicazioni politiche, difficili da prevedere, una prima valutazione “a caldo” suggerisce che ad un impatto economico forte sul breve termine si possano ragionevolmente accostare opportunità interessanti sul lungo periodo.
Così, in sintesi, il responsabile pan-European equities di Fidelity, Paras Anand, ha aperto le sue considerazioni sul voto britannico in un incontro con gli investitori internazionali.

“La macroeconomia europea non aiuta a dipingere un quadro chiaro”, ha spiegato Anand, “ma quel che è certo è che sul medio termine soffriranno gli effetti di Brexit soprattutto le piccole aziende. Dobbiamo aspettarci mercati nervosi e un periodo di incertezza politica”.

Quali le opportunità di investimento adesso sui mercati azionari?
“In una prospettiva di lungo termine vediamo spazi nel settore Sanitario a lungo termine, nei prossimi sei-dodici mesi, che ha prezzi interessanti. Un buon potenziale a lungo termine è rintracciabile anche nel settore delle infrastrutture in Uk e in Ue. Non sono poche le compagnie dotate di buon potenziale”.

Quale la valutazione sul mercato azionario europeo?
“Le prospettive sui mercati azionari sia in Uk sia in Ue sono robuste, i prezzi sono attraenti in entrambe le aree e i titoli offrono buone prospettive sia sul versante degli apprezzamenti sia su quello dei dividendi, con ritorni nettamente superiori a quelli offerti dal mercato obbligazionario”.

Quali relazioni si possono prevedere tra Uk e Ue nei prossimi mesi e quali gli impatti sui mercati?
“Credo che le relazioni tra Gran Bretagna e Bruxelles resteranno buone anche per gli investitori anche nei prossimi anni. Noi continueremo a fare il lavoro di sempre, selezionando i titoli e i settori che possono offrire i migliori ritorni soprattutto nel lungo termine. Ma ripeto: a soffrire di più l’impatto del Brexit nei prossimi mesi saranno le piccole aziende. Per quanto riguarda i prossimi due-tre anni la mia visione dei mercati è probabilmente più ottimistica del consensus. In generale, le compagnie inglesi e quelle europee sono abituate ad adattarsi alle situazioni e lo faranno anche adesso”.

“Con l’Ue la negoziazione ci sarà e sarà lunga anche perché quella del Regno Unito resta un’economia molto importante e relazioni commerciali allargate sono destinate a durare”.

Dove andranno i tassi di interesse?
“ C’è di sicuro la possibilità di uno scenario incerto sul breve termine, ma la politica monetaria britannica nella sostanza resterà probabilmente accomodante per stimolare l’economia. Negli ultimi due anni la banca centrale ha pompato liquidità e penso che ciò aiuterà a supportare la fiducia e le prospettive di crescita”.