Obbligazioni, come coniugare reddito e sicurezza

di Fidelity Worldwide Investments -

In una fase di rendimenti a zero o negativi, occorre un approccio nuovo e flessibile agli investimenti

Le banche centrali globali hanno adottato politiche monetarie fortemente espansive e ciò ha portato i rendimenti dei titoli di Stato a muoversi al ribasso giungendo in alcuni casi in territorio negativo. A questo scenario si associa la presenza di fattori di incertezza politica, in conseguenza dei quali anche l’obbligazionario può esporre gli investitori a rischi indesiderati. Occorre un approccio nuovo, selettivo, diversificato e flessibile.

Anche in un contesto come il nostro, in cui le politiche fortemente espansive delle banche centrali hanno portato i rendimenti dei titoli di Stato in territorio negativo, mentre si susseguono episodi di volatilità sui mercati del reddito fisso, sono tuttavia molti gli investitori italiani che continuano a rivolgersi a soluzioni tradizionali, non sempre efficaci, per impiegare il loro risparmio.

Come gestire quindi in maniera efficace le esigenze degli investitori più legati alle soluzioni tradizionali?

Le obbligazioni, si sa, sono molto amate nel nostro Paese perché storicamente hanno offerto tre benefici: erogare reddito, mantenere un andamento stabile e muoversi in maniera decorrelata dall’azionario. Per le ragioni viste sopra, nel contesto odierno è difficile se non impossibile offrire questi vantaggi con un singolo titolo obbligazionario.

La proposta di Fidelity per gli investitori che ricercano le caratteristiche tipiche delle obbligazioni, cioè reddito, stabilità e decorrelazione dall’azionario, è il FF Flexible Bond Fund.

Il gestore si prefigge di raggiungere tali obiettivi attraverso un’allocazione di riferimento di lungo termine che può costituire una soluzione core nel portafoglio di un investitore: 20% titoli di Stato, 60% sul credito investment grade e 20% high yield.

Un’allocazione efficiente sulle obbligazioni può infatti offrire rendimenti ponderati per il rischio superiori alle asset class sottostanti nel corso del ciclo di mercato, e ognuna delle componenti contribuisce al risultato complessivo. Il reddito infatti viene generato dalla componente high yield e dal segmento a più alto rendimento del portafoglio investment grade. La bassa volatilità è supportata dall’accento sui titoli investment grade e governativi. La ridotta correlazione con le azioni è data dai titoli governativi e dalla componente di portafoglio investment grade di più alta qualità.

Il FF Flexible Bond Fund è un fondo di tipo flessibile e il gestore modifica il posizionamento rispetto all’allocazione di riferimento. L’unica condizione posta all’investimento è che l’high yield non possa superare il 50% del portafoglio, per mantenere un profilo di rischio poco aggressivo.

L’allocazione strategica di riferimento è studiata per conseguire gli obiettivi del fondo a lungo termine, ma è accompagnata nel breve da un’ampia flessibilità che consente di sfruttare i cambiamenti delle condizioni di mercato e degli scenari economici come fonti di rendimento. Sulla selezione dei titoli, in particolare per quanto riguarda la componente societaria, il gestore può avvantaggiarsi del team di ricerca globale di Fidelity, forte di circa 200 analisti in tutto il mondo.

La flessibilità inoltre permette al fondo di gestire i rischi principali dell’investimento obbligazionario: duration, credito e liquidità.

La gestione della duration è un’altra componente essenziale del fondo e rappresenta un fattore trainante dei rendimenti. Il gestore del FF Flexible Bond Fund utilizza diversi metodi a cominciare dalla diversificazione delle fonti di duration, per Paese e per valuta, e dall’asset allocation, sfruttando ad esempio il diverso modo in cui i titoli high yield reagiscono ad un rialzo dei tassi d’interesse rispetto ai titoli di Stato. Il gestore fa ampio uso di questa flessibilità e un esempio si è avuto nella fase di avvicinamento alla data del referendum sulla Brexit, quando in un solo giorno ha ridotto di due anni la duration del fondo, passando da oltre sette anni a circa cinque.

Il gestore del FF Flexible Bond Fund è Ian Spreadbury, uno dei più noti ed esperti gestori obbligazionari, forte di oltre trent’anni di carriera nel mondo degli investimenti. Il fondo è disponibile in Italia in una varietà di classi di azioni, a distribuzione e ad accumulazione dei proventi, che coprono il cambio, e che quindi consentono di proteggersi dai rischi legati ai movimenti delle valute.