La finanza in campo contro il cambiamento climatico

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Presentata a Milano la pubblicazione del Forum per la Finanza Sostenibile realizzata con il contributo dei principali operatori di settore

Quale ruolo può avere la finanza sostenibile nel ridurre gli impatti negativi del cambiamento climatico e nel supportare la transizione verso un modello economico a basse emissioni? Gli strumenti a disposizione sono molti: per esempio l’adozione di strategie di investimento capaci di ridurre l’impatto ambientale del portafogli di investimenti. Ma è fondamentale che gli operatori prendano consapevolezza del loro ruolo, e adottino metodi e approcci finalizzati.

In questa direzione va la pubblicazione “Finanza sostenibile e cambiamento climatico”, persentata a Milano nell’ambito della Settimana Sri. Il documento è stato realizzato dal Forum per la finanza sostenibile, con il contributo dei principali operatori del settore.

Il report sottolinea innanzitutto alcuni rischi connessi al tema “clima” che, se non gestiti efficacemente, possono comportare ingenti perdite per gli investitori. Vengono quindi individuati una serie di suggerimenti operativi per le istituzioni finanziarie, identificando metodologie di misurazione e strategie di riduzione dell’impatto ambientale dei portafogli di investimento.

Inoltre, vengono identificati strumenti finanziari innovativi che mirano a rispondere alle problematiche connesse al cambiamento climatico: tra questi, l’integrazione del climate change nella valutazione del merito creditizio, gli investimenti tematici, i green bond, gli Etf e gli indici low carbon e la finanza a impatto (impact investing).

La pubblicazione include inoltre un capitolo dedicato al mercato assicurativo, fortemente esposto ai rischi ambientali.

Commentando il documento, Barbara Galliano di Natixis Global Asset Management ha illustrato la metodologia di misurazione della carbon footprint dei portafogli di investimento elaborata da Mirova (società controllata da Ngam), evidenziando i vantaggi di un approccio integrato che includa elementi qualitativi e quantitativi.

Aldo Bonati di Etica Sgr ha sottolineato le azioni intraprese dalla società di gestione per ridurre le emissioni di Co2 connesse agli investimenti, tra cui l’uso di dati sulle emissioni per una migliore gestione del portafoglio, l’engagement con le aziende investite e la comunicazione al pubblico dei dati della carbon footprint del fondo azionario, per stimolare la consapevolezza pubblica sul tema.

Alberto D’Avenia di AllianzGi ha illustrato la rivoluzione nell’approccio all’investimento sostenibile realizzata dal gruppo, che seleziona le società in cui investire sulla base di una serie di filtri Esg (ambientali, sociali e di governance) che si sommano alla tradizionale analisi fondamentale, dando rating ben precisi ad ogni società sulla base delle migliori best practice nella riduzione delle emissioni nocive e della produzione di servizi per ridurre le emissioni di altri.

Amundi ha deciso di sviluppare una gamma innovativa di Etf e fondi low carbon: anche i processi di innovazione di prodotto possono essere allineati al raggiungimento dell’obiettivo dei due gradi, ha sottolineato Vincenzo Sagone.

“Per l’industria finanziaria èstrategico e prioritario promuovere un modello di sviluppo più sostenibile dal punto di vista ambientale”, ha commentato infine Francesco Bicciato, segretario generale del Forum per la finanza sostenibile. “L’auspicio è che il testoFinanza sostenibile e cambiamento climatico possa contribuire a orientare le scelte di investitori, gestori, banche e compagnie assicuratrici in tal senso”.