Eni
Risultati dell’esercizio e del quarto trimestre 2016
Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato ieri i risultati consolidati dell’esercizio e del quarto trimestre 2016 (non sottoposti a revisione contabile).
Highlights e outlook
Upstream
– Prosegue la serie record di successi nell’esplorazione: scoperte risorse per 1,1 miliardi di boe nel 2016 a un costo di esplorazione unitario di 0,6 $/boe. Le risorse esplorative scoperte negli ultimi 3 anni ammontano a 3,4 miliardi di boe, per un costo unitario di 1 $/boe. Previste nel prossimo futuro
attività esplorative in nuove promettenti licenze ? Ceduto il 40% di Zohr, confermando la validità del “dual exploration model”
– Sale al 193% il tasso di rimpiazzo organico delle riserve nel 2016, record storico per la società. Il tasso di rimpiazzo rimane eccellente, pari al 139%, anche considerando pro-forma la cessione del 40% di Zohr
– Kashagan e Goliat in produzione
– Produzione 2016: 1,76 milioni di barili/giorno su base annua, in linea con il 2015 nonostante il fermo in Val d’Agri; 1,86 milioni di barili/giorno nel trimestre (-1,5%)
– Prosegue la realizzazione dei progetti di sviluppo previsti in avvio nel 2017 (Jangkrik – Indonesia, OCTP oil – Ghana e Zohr – Egitto). Il progetto East Hub in Angola è stato avviato lo scorso febbraio con cinque mesi di anticipo rispetto alle previsioni. Questi progetti, unitamente al ramp-up di Kashagan e Goliat, assicureranno un solido contributo alla crescita della generazione di cassa 2017 e anni successivi
– Superati i target di efficienza E&P: costi operativi unitari ridotti a 6,2 $/boe rispetto a 7,2 $/boe nel 2015
G&P
– Confermato il target di breakeven strutturale nel 2017 grazie anche alla rinegoziazione di contratti gas e alla riduzione dei costi di logistica già conseguite
R&M e Chimica
Margine di raffinazione di breakeven ridotto a 4,2 $/barile (dai 5,2 del 2015)
– Progetti green refinery in linea con i programmi
– Ebit1 Chimica a €300 milioni nel 2016 conferma il progresso nella ristrutturazione del business
Risultati Consolidati2
– Forte generazione di cassa operativa nel quarto trimestre per €3,2 miliardi
– Flusso di cassa operativo3 normalizzato ad anno intero pari a €8,3 miliardi in grado di finanziare il 95% dei capex4 in uno scenario Brent a 44 $/barile
– Migliorate le prospettive di crescita organica della produzione per i prossimi quattro anni pur avendo ridotto del 19% i capex 2016 vs. 2015
– Tutti i business mid e downstream hanno conseguito nell’anno una generazione di cassa positiva
– Utile operativo adjusted del quarto trimestre pari a €1,29 miliardi, +103% rispetto al quarto trimestre 2015
– Utile operativo adjusted dell’anno pari a €2,32 miliardi, in flessione di €2,17 miliardi (-48%) dovuti principalmente allo scenario (-€3,3 miliardi) e alla Val d’Agri. I minori costi e le azioni di efficienza e di sviluppo messe in atto per contrastare lo scenario hanno portato un beneficio di €1,7 miliardi
– Utile netto adjusted del quarto trimestre pari a €0,46 miliardi sostenuto dalla robusta ripresa dell’E&P. Risultato netto adjusted dell’anno sostanzialmente a breakeven (-€0,34 miliardi)
– Dismissioni nell’anno per €2,6 miliardi, pari a circa il 40% dell’obiettivo per gli anni 2016-2019 (€7 miliardi)
– Indebitamento finanziario netto ridotto a €14,8 miliardi per un corrispondente leverage di 0,28.
Leverage proforma inclusa la dismissione del 40% di Zohr a 0,24
Dividendo 2016: €0,80 di cui €0,40 già pagati come acconto
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato, ha commentato:
“Con questo bilancio si chiude un triennio durante il quale Eni ha completato un processo di profondo cambiamento che ha consentito di affrontare un contesto tra i più difficili nella storia dell’industria oil&gas, rilanciando le prospettive di crescita e preservando la solidità patrimoniale del gruppo. Le prospettive di crescita sono basate sugli importanti risultati che abbiamo ottenuto: la produzione di 1,86 milioni di barili/giorno dell’ultimo trimestre, il rimpiazzo record delle riserve certe, una serie importante di nuovi progetti a elevato valore che contribuiranno a una crescita produttiva media del 3% nel prossimo quadriennio e l’avanzata ristrutturazione dei business middownstream.
Abbiamo nel contempo preservato la solidità patrimoniale, mantenendo il debito ed il leverage a livelli di assoluta sostenibilità. In particolare Eni è stata l’unica major a ridurre il leverage nel periodo 2014-2016. Su queste basi proporremo alla prossima Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di €0,8 per azione sul risultato 2016 e confermiamo per il futuro la nostra politica di remunerazione crescente in funzione dell’atteso miglioramento dello scenario e degli utili.”
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1 Utile operativo adjusted.
2 Nel presente comunicato stampa, ai fini di un confronto omogeneo, i risultati adjusted delle continuing operations dei comparative periods 2015 sono esposti su base standalone escludendo cioè il contributo di Saipem. Una misura di performance analoga è stata definita per il flusso di cassa netto da attività operativa. I risultati adjusted e quelli su base standalone sono misure di risultato Non-GAAP illustrate a pag.25.
3 Flusso di cassa netto da attività operativa. Per la spiegazione degli effetti di normalizzazione v. pag.15 nella sezione “Rendiconto Finanziario Riclassificato”.
4 Dato inclusivo degli effetti sui capex della cessione del 40% di Zohr, v. pag.15.
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