Dal 4 luglio addio ai libretti al portatore

Rosaria Barrile -

Chi è in possesso dei vecchi titoli di risparmio, che non possono ad oggi avere un saldo superiore ai 1000 euro, dovrà recarsi in banca o alla posta entro e non oltre il 31 dicembre del 2018. La presentazione tardiva comporterà una sanzione

Dal 4 luglio non potranno essere più essere emessi libretti di risparmio al portatore sia dalle banche, sia dagli uffici postali. Una delle forme di accantonamento più datate, ma anche percepite come più sicure e comode da utilizzare, va definitivamente in pensione.

Chi è in possesso quindi dei vecchi libretti, che già oggi non possono avere un saldo superiore ai 1000 euro (ossia il deposito nominale deve avere e non superare in ogni momento i 999,99 di importo complessivo), dovrà andare in banca o in posta entro e non oltre il 31 dicembre del 2018.
Da quel giorno in poi, infatti, i libretti al portatore ancora in circolazione saranno “fuorilegge”: chi ne presenterà uno allo sportello dopo quella data riceverà una sanzione amministrativa.

Come regolarsi quindi? Occorre andare presso l’emittente del libretto ( banche o posta) e ritirare tutta la somma depositata che potrà essere poi versata su altro libretto che dovrà tuttavia necessariamente essere nominativo.

In pratica, dal prossimo 4 luglio, per effetto da quanto previsto dal nuovo decreto antiriciclaggio, il versamento o il prelievo delle somme già depositate potrà essere consentito solo all’effettivo “titolare”, cioè colui che risulta nell’anagrafica della banca o dell’ufficio postale come l’originario cliente.
La motivazione del nuovo provvedimento (che investe anche i certificati di deposito bancari o postali) è evidente: il riciclaggio di denaro è più facile attraverso strumenti che possono essere trasferiti (proprio come il contante) senza necessità di annotazioni formali e i libretti, come ogni titolo al portatore, possono essere facilmente trasferiti ad un altro soggetto in modo totalmente libero ed esente da vincoli. In futuro, chi vorrà utilizzare ancora la formula del “libretto” dovrà necessariamente intestarlo.

Con il divieto di trasferimento si pone così fine alla “portabilità” anche dei libretti esistenti: dal 4 luglio nemmeno con la certificazione dell’avvenuta consegna, e sempre nei limiti dei mille euro, un soggetto diverso da colui che lo ha sottoscritto inizialmente potrà presentarsi allo sportello a versare o prelevare.

Nel concreto, le banche e le poste non potranno rifiutarsi di far prelevare la somma indicato o di versare a un soggetto diverso dal titolare, ma avranno l’obbligo( ai sensi dell’articolo 51 del nuovo decreto antiriciclaggio, di comunicare gli estremi del soggetto e dell’operazione al ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale dovrà poi avviare le dovute sanzioni.