Nuove quattordicesime, gli assegni crescono in media di 21 euro in più al mese

Walter Quattrocchi -

Secondo l’Inps i pensionati dipendenti pubblici crescono del 1,500% tra i nuovi beneficiari

3,5 milioni di pensionati questo mese percepiranno la nuova quattordicesima, 1,43 milioni in più rispetto all’anno precedente.
A rilevarlo è l’Inps in una nota che illustra gli effetti distributivi dell’extra bonus introdotto in via strutturale con l’ultima legge di Bilancio.
Fino all’anno scorso questo extra bonus, dall’importo che varia in rapporto ai contributi versati, era destinato a 2.141.178 percettori di pensione contributiva, non assistenziale, con un reddito complessivo inferiore a 1,5 volte il minimo ( 9.786,86 euro ).

A questi pensionati la somma aggiuntiva, c.d. quattordicesima, viene aumentata del 30% circa, mentre per quelli con un assegno compreso tra 1,5 e 2 volte il minimo (13.049,15 euro) è una novità e viene pagata nella misura degli scorsi anni senza incremento.

La Banca d’Italia nella Relazione annuale, pubblicata il 31 maggio scorso, ha calcolato che il 30% circa delle risorse stanziate ( 240 milioni) andranno a pensionati con redditi elevati, mentre il 60% (480milioni) finirà nei portafogli di pensionati con un reddito basso. Il bonus è legato infatti al reddito del beneficiario, senza tener conto del reddito della famiglia.

Con la nuova quattordicesima il reddito disponibile annuo delle famiglie beneficiarie aumenterà in media dell’1,65% ( circa 250 euro, poco meno di 21 euro al mese), con un incremento maggiore ( tra l’1,8% e il 2,6% ) per i pensionati con redditi più bassi.

Tra le categorie di pensionati che vedono aumentare di più il numero dei percettori della nuova quattordicesima risultano i pensionati dipendenti pubblici, con un complessivo di 125.242 beneficiari contro i 8.461 dello scorso anno.

La quattordicesima è pagata d’ufficio dall’Inps con la rata di pensione di luglio, ovvero con quella di dicembre a coloro che perfezionano il requisito anagrafico nel secondo semestre dell’anno.

Requisiti
Introdotta nel 2007 la quattordicesima è un importo aggiuntivo (fiscalmente esente) che viene corrisposto ai pensionati con più di 64 anni, che hanno un reddito lordo annuale fino a 9.787 euro, 1,5 volte il trattamento minimo Inps.

L’importo dipende dal numero degli anni di contribuzione versati dal pensionato: 336 euro per coloro che hanno fino a 15 anni di contributi versati (18 se autonomi); 420 euro per quelli che hanno accumulato più di 15 e fino a 25 anni (28 anni se autonomi); 504 euro per coloro che sono andati in pensione con oltre 25 anni di contribuzione (oltre 28 se autonomi).

Il bonus
Con l’ultima Legge di Bilancio, a partire dal 2017, vi sono due versioni della quattordicesima.
La prima spetta ai pensionati che hanno un reddito lordo annuale fino a 9.787 euro, con importi maggiorati del 30% rispetto agli scorsi anni e cioè 437 euro per quelli che hanno fino a 15 anni di contributi (18 anni se autonomi); 546 euro per quelli che hanno più di 15 e fino a 25 anni (28 anni se autonomi) e 655 euro per quelli che hanno oltre 25 anni di contributi (oltre 28 se autonomi).

La seconda versione della quattordicesima interesserà i soggetti con le stesse caratteristiche, ma con un reddito lordo annuale superiore a 9.787 euro e fino a 13.050 euro, ovvero 2 volte il trattamento minimo Inps .

In questo caso l’importo della quattordicesima sarà quello stabilito sino al 2016, ossia rispettivamente 336, 420 e 504 euro, a seconda dell’anzianità contributiva.

I redditi
Rilevano, oltre alla pensione, i redditi di qualsiasi natura, con l’esclusione degli assegni familiari, gli assegni di accompagnamento ai soggetti inabili, il reddito della casa di abitazione e le liquidazioni.

Per la valutazione reddituale del pensionato occorre distinguere se si tratta di prima concessione del beneficio, o di corresponsione successiva alla prima. Nel caso di prima erogazione della quattordicesima il reddito complessivo da prendere a riferimento è quello dell’anno in corso. Qualora si tratti di erogazione successiva alla prima, il reddito da prendere a riferimento viene determinato dai redditi derivanti da prestazioni conseguite nello stesso anno e dai redditi diversi da pensione conseguiti nell’anno precedente.

A luglio saranno pagati solo i pensionati che hanno 64 anni di età raggiunti al massimo entro il mese di giugno. Il pagamento sarà rinviato al prossimo dicembre per chi compie 64 anni di età da luglio in poi.