Semiconduttori, a fondamento della nuova economia digitale

Rob Lovelace -

L’entusiasmo che circonda la tecnologia ruota spesso intorno alle ultime innovazioni, con criptovalute, veicoli elettrici e intelligenza artificiale a dominare la scena. Anche se queste tipologie di tecnologie emergenti possono modificare e favorire in maniera significativa la società, spesso espongono a un rischio importante nelle loro prime fasi di sviluppo.

Di contro, le società di semiconduttori operano sul mercato dagli anni cinquanta. L’innovazione e l’evoluzione tecnologica hanno creato nuove fonti di domanda per i semiconduttori e quelle società che sono state capaci di reinventarsi per restare a galla sono diventate società di successo nel lungo periodo. A livello globale, la spesa pro capite per i semiconduttori è cresciuta di 15 volte dal 1980 al 2016 e si stima che la domanda dei circuiti integrati utilizzati nell’Internet delle Cose possa generare un tasso di crescita annuale composto del 16,1% nel decennio fino al 2025.

Tra le tecnologie di prossima generazione che contribuiscono alla domanda di semiconduttori, oltre al già citato Internet of Things, possiamo citare l’apprendimento automatico, l’Intelligenza Artificiale, le vetture a guida autonoma, la realtà virtuale e aumentata, la robotica avanzata, l’analisi e archiviazione di big data.

Il mondo sta entrando in un’epoca in cui si produrranno sempre più dati. Stando a McKinsey, dal 2005 il volume dei flussi di dati transfrontalieri si è moltiplicato di 45 volte in 11 anni, arrivando secondo le stime a 400 terabit per secondo a fine 2016. I dati transfrontalieri pro capite stanno crescendo in media del 50% all’anno per singolo Paese, a conferma dell’eccezionale momentum dei flussi di dati globali.

Tutti questi dati devono essere archiviati e analizzati, cosa che sarà agevolata dai progressi in corso nell’ambito dell’archiviazione di dati e dei dispositivi connessi. Le società di semiconduttori hanno e continueranno a giocare un ruolo fondamentale nel favorire questa tendenza.

Ne è un esempio la rapida adozione del cloud computing. Gestire infrastrutture e datacenter propri risulta spesso costoso e inefficiente. Pertanto, negli ultimi anni sono emersi fiorenti servizi di cloud computing che hanno permesso un’archiviazione dei dati centralizzata e lo sviluppo di maggiori economie di scala. I business si stanno sempre più orientando verso soluzioni cloud che permettono di ridurre i costi delle infrastrutture informatiche utilizzando servizi di società terze.

Il settore automotive rappresenta un altro esempio di un’opportunità già importante ma in aumento per le vendite di semiconduttori. Dato l’incremento della connettività nei veicoli, il numero di dispositivi connessi a Internet del settore automotive dovrebbe crescere del 15% circa all’anno nei prossimi anni. Di conseguenza si stima che, entro il 2025, avremo sulla strada circa 89 milioni di veicoli connessi, 6 dei quali con guida autonoma, con una generazione ed elaborazione di dati per vettura superiore a un gigabyte al secondo.

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Rob Lovelace – Gestore di portafoglio – Capital Group