Fed: un altro possibile rialzo dei tassi per il 2018

Kevin Flanagan -

Il Federal Open Market Committee (FOMC) della Fed ha presentato il suo attesissimo rialzo dei tassi in occasione del meeting di ieri. Questo porta ora la fascia alta del target per i Federal Reserve Funds al 2,25%.

Dopo un avvio piuttosto lento di questo ciclo restrittivo, nel dicembre 2015, i leader politici statunitensi hanno colto l’attimo e, nel corso del terzo trimestre 2018, la Fed ha finora aumentato i tassi sei volte ed è entrata nella fase finale del processo di normalizzazione del bilancio dall’inizio del 2017.

Quale sarà la direzione intrapresa dalla Fed per l’ultimo trimestre dell’anno e nel 2019? Dati premettendo, sembrerebbe che la Fed abbia in programma un altro aumento dei tassi entro la fine del 2018. Considerato l’andamento dell’aumento dei tassi del FOMC nel ciclo attuale, le probabilità sembrano non favorire alcuna manovra alla prossima riunione prevista per il 7/8 novembre (subito dopo le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti), che invece potrebbe concretizzarsi durante l’appuntamento del 18/19 dicembre. Senza dubbio, le prospettive per il 2019 della Fed saranno attentamente monitorate alla ricerca di eventuali segnali negativi derivanti dall’aumento dei dazi che è stato messo in atto. Ad oggi, è plausibile aspettarsi ulteriori manovre di inasprimento monetario per l’anno prossimo. A questo punto, l’unica variabile è rappresentata dai Fed Funds: il loro valore triplicherà?

In questo contesto, gli investitori focalizzati sul reddito fisso continueranno molto probabilmente a cercare soluzioni di copertura dei tassi. Una strategia che gli investitori tendono a intraprendere riguarda i titoli protetti dall’inflazione del Tesoro statunitense (UST), o TIPS. Questi titoli si riferiscono all’indice dei prezzi al consumo (IPC), in cui la cedola è fissa, ma il capitale è “aggiustato” in base alle variazioni dell’IPC.


Kevin Flanagan – Senior Fixed Income Strategist – WisdomTree