In Italia il 64% degli investitori professionali investe su ETF obbligazionari

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Vanguard ha presentato il Vanguard ETF Buyers Survey, un’indagine che ha coinvolto 400 investitori professionali europei che utilizzano ETF nei loro portafogli, relativi all’uso degli ETF Obbligazionari.

In Europa, gli ETF Obbligazionari a fine giugno 2019 hanno raggiunto quota 901 miliardi di masse gestite, più del doppio rispetto alla fine del 2013. La raccolta netta degli ETF obbligazionari nel primo semestre 2019 è stata superiore ai 30 miliardi di dollari, un valore molto al di sopra dei 20 miliardi raccolti nel 2018.

Dal sondaggio condotto da Vanguard, emerge che il 51% dei 400 investitori professionali interpellati ha dichiarato di investire in ETF obbligazionari. I Paesi in cui gli ETF obbligazionari sono più diffusi sono Regno Unito e Italia. Nel Regno Unito, infatti, il 74% degli investitori professionali ha dichiarato di utilizzare gli ETF Obbligazionari, mentre in Italia la percentuale si è attestata al 64%. Più indietro Svizzera (41%) e Germania (33%).

Il sondaggio di Vanguard ha analizzato anche il modo in cui gli investitori professionali utilizzano gli ETF obbligazionari. In particolare, il 72% degli intervistati ha dichiarato di investire in questi strumenti in una logica buy and hold, mentre il 60% li utilizza per adeguamenti tattici. Il 40% ha invece dichiarato di ricorrere agli ETF obbligazionari per completare il portafoglio. Si tratta di percentuali più alte rispetto a quelle che si riferiscono al modo in cui gli investitori professionali utilizzano gli ETF azionari.

Simone Rosti, Responsabile per l’Italia di Vanguard, commenta: “Gli ETF obbligazionari semplificano l’accesso e la gestione di portafoglio offrendo liquidità su un’asset class tradizionalmente meno liquida dell’azionario e, allo stesso tempo, i vantaggi dell’investimento collettivo in un settore in cui la trasparenza delle commissioni e la crescente pressione sui margini sono oggetto di crescente attenzione. Con un’unica operazione, un investitore può aggiungere migliaia di obbligazioni al proprio portafoglio a costi contenuti. Pochi investitori – anche i gestori professionali – possono ottenere un’esposizione così ampia e ben diversificata in modo così economico come un ETF. La netta preferenza dell’investitore italiano per il fixed income è nota, anche se dopo anni di bassi rendimenti è in atto uno spostamento verso l’equity. L’Italia è già leader del mercato europeo in termini di ETF fixed income e questo trend è destinato non solo a continuare, ma ad aumentare”.