L’ultima eclissi del millennio. La Cappella del Barolo di Sol LeWitt e David Tremlett (Corraini)

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La Cappella del Barolo, o Cappella delle Brunate, è un arcobaleno tra le colline che incanta con i suoi colori e la sua aura quasi magica – che la si scopra per caso durante un giro in bicicletta o che si vada a cercarla di proposito.

Dopo anni di abbandono si è trasformata, per iniziativa della Famiglia Ceretto, in uno degli edifici più noti del territorio grazie alla reinterpretazione che gli artisti Sol LeWitt e David Tremlett ne hanno dato nel 1999. A vent’anni di distanza dal suo restauro, una sola versione dei fatti, però, non basta a raccontare un luogo tanto misterioso da diventare leggendario; ed è proprio una leggenda quella che racconta Andrea Bajani in L’ultima eclissi del millennio.

La Cappella del Barolo di Sol LeWitt e David Tremlett (Corraini). Al Circolo dei lettori lunedì 28 ottobre ore 18, Luca Ferrua modera un dialogo tra l’autore e Roberta Ceretto, presidente dell’azienda vitivinicola Ceretto, in cui trovano spazio molte possibili versioni e protagonisti, per riscoprire la storia incerta, e per questo ancora più affascinante, della Cappella.

Costruita nel 1914 come riparo per chi lavorava nelle vigne circostanti, e mai consacrata, la Cappella di SS. Madonna delle Grazie fu acquistata dalla famiglia Ceretto nel 1970 assieme a 6 ettari del prestigioso vigneto di Brunate.

Nel reinterpretarla restaurandola, gli artisti Sol LeWitt e David Tremlett si sono divisi equamente i compiti: a Tremlett le decorazioni interne, calde e serene, a LeWitt l’intervento esterno, giocoso, vivace. Vent’anni dopo, così si può riassumere la storia della Cappella del Barolo, o Cappella delle Brunate, un arcobaleno tra le colline di cui questo prezioso e accurato libro racconta l’affascinante storia. I commenti di David Tremlett, Roberta Ceretto e Sara Molho arricchiscono il quadro con punti di vista personali e dettagli storici sulla nascita del progetto e la sua realizzazione; i disegni preparatori dei due artisti ne testimoniano le diverse fasi, e le fotografie ritraggono la cappella nella cornice delle Langhe, tra le colline piemontesi, nell’alternarsi delle stagioni.