Coronavirus: aziende pronte, la Cina ha imparato la lezione della SARS

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Oggi non vi è praticamente nessuno che non abbia sentito del nuovo coronavirus scoperto poche settimane fa nella città di Wuhan, capitale della provincia di Hubei, nella Cina centrale (si tratta della sesta città del Paese, con 11 milioni di abitanti fra cui 2 milioni di lavoratori migranti). Ne è seguita  la chiusura dell’aeroporto locale, della stazione ferroviaria, della metropolitana, del terminal dei traghetti e di tutte le stazioni dei bus al fine di evitare un’ulteriore diffusione del virus.

L’obiettivo di questa comunicazione non si limita a una mera ripetizione di quanto già riportato dai giornali occidentali ma vuole evidenziare ciò che con ogni probabilità non è ancora stato diffuso al di fuori dei confini cinesi, cioè la reazione del settore privato di fronte a questa situazione. Segnaliamo queste iniziative private poiché, ai nostri occhi, presentano alcuni elementi di novità e  riflettono la recente evoluzione della società cinese in termine di social responsibility in un momento in cui il Paese sta gradualmente diventando, secondo noi, meno individualista.

Nello specifico, nelle ultime 24 ore diverse aziende hanno diramato i seguenti annunci:

  • In risposta all’impennata dei prezzi delle mascherine e all’esaurimento delle scorte provocato dalla nuova epidemia di polmonite da coronavirus, le piattaforme di e-commerce mainstream, fra cui Taobao [Alibaba],JD.com e Pinduoduo hanno dichiarato collettivamente il divieto di aumento dei prezzi delle maschere vendute dai commercianti sulle loro piattaforme
  • Eleme e Meituan, le due maggiori aziende di food-delivery, hanno annunciato l’adozione di misure di prevenzione contro l’epidemia durante la consegna e hanno sospeso i servizi di consegna in alcuni ospedali di Wuhan.
  • Taobao Ticket e Maoyan, due piattaforme di vendita di biglietti del cinema online, stanno offrendo la cancellazione gratuita di tutti i biglietti del cinema a Wuhan nel corso delle festività per il Capodanno cinese
  • Cainiao Logistics e Tmall Supermarket [entrambe affiliate di Alibaba] garantiranno la fornitura di materiale protettivo come mascherine, disinfettanti, sanificanti per le mani, etc. a oltre 300 città durante le festività per il Capodanno cinese. Cainiao Logistics ha inoltre già distribuito quasi 10mila mascherine, migliaia di saponette allo zolfo e altro materiale di prevenzione allo staff, incluso quello che si occupa in prima linea della distribuzione a Wuhan.
  • Dal 22 al 31 gennaio Amap, azienda di Alibaba, il “Google map cinese” che include il servizio di car hailing, oltre a molti altri servizi a valore aggiunto, rimborserà tutte le prenotazioni ordinarie e le prenotazioni per transfer a Wuhan (senza limiti per quanto riguarda il punto di arrivo e partenza, e compresi i viaggi da e per l’aeroporto e la stazione ferroviaria), se queste prenotazioni dovessero essere cancellate.
  • Meituan, Ctrip e Fliggy, tre piattaforme di viaggi online offrono una policy di cancellazione gratuita per le prenotazioni di hotel, biglietti e autovetture a Wuhan durante le festività per il Capodanno cinese.
  • JD Logistics ha lanciato un piano di emergenza per assicurare la continuità dei servizi logistici in quasi 300 città e migliaia di distretti e contee durante le festività per il Capodanno cinese, dando priorità agli ordini diramati dalle istituzioni sanitarie.

Inoltre vogliamo sottolineare che nonostante sia ancora difficile misurare l’impatto del coronavirus di Wuhan, il governo cinese è molto più preparato alla gestione di una situazione del genere. Hanno imparato la lezione dell’epidemia di SARS del 2002-2003 e compreso quanto costi ostinarsi a negare tutto. Pertanto, non diamo alcun credito ai rumor di mercato secondo cui il governo cinese ha occultato intenzionalmente la realtà per salvare la faccia ancora una volta, come invece hanno iniziato a suggerire alcuni media.

Per quanto riguarda invece Hong Kong, due persone sono state individuate e portate in ospedale. Poiché nel 2002-2003 è stata l’epicentro dell’epidemia di SARS, è molto probabile che le autorità sanitarie locali siano ben preparate a gestire la situazione anche se essa dovesse deteriorarsi. La vita scorre normale, al di là del maggior numero di persone che si aggirano nelle strade indossando la mascherina.