Anche l’economia globale verrà infettata?

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La diffusione del coronavirus, COVID-19, al di fuori della Cina ha creato nuove incertezze per le prospettive sulla crescita globale e scatenato la volatilità nei mercati finanziari. La diffusione del virus in Corea del Sud, Iran e Italia ha fatto sorgere preoccupazioni su una possibile accelerazione del contagio fuori dalla Cina.

Keith Wade, Chief Economist, Schroders – Ci sarà un ulteriore impatto sulla crescita globale?

La ripresa dell’economia globale si è arrestata in Asia a causa del virus. Gli effetti si stanno ora facendo sentire anche sul resto dell’economia mondiale, dato che le catene di approvvigionamento sono state impattate dal virus. È diventato inoltre evidente il rischio di diffusione del virus fuori dalla Cina, come si è visto in Italia e Corea.

I mercati dovranno rivedere le loro aspettative sul ritorno alla normalità e, sebbene la diffusione del virus potrebbe essere contenuta nel secondo trimestre, gli effetti su spesa e attività potrebbero continuare a farsi sentire, dato che persisterà la cautela tra la popolazione. L’impatto di breve termine sarà sufficiente per portare alla recessione alcune economie, come Giappone e Italia. Nonostante ciò, via via che il virus si placherà, si creerà spazio per un rimbalzo dell’attività.

È cresciuto il rischio di una pandemia globale. I portatori del virus possono essere infettivi senza mostrare sintomi, rendendo più complicate le fasi di identificazione, isolamento e contenimento. Chiaramente, ciò rappresenta un rischio di downside molto importante per l’attività, soprattutto se gli Stati Uniti verranno colpiti. La maggiore economia mondiale è relativamente meno esposta alla disruption della catena di approvvigionamento globale e potrebbe contribuire a sostenere la domanda mondiale, soprattutto se la Fed taglierà di nuovo i tassi, come da nostre attese.

Toby Hudson, Head of Asia ex Japan Equities, Schroders – L’impatto sull’Asia

Prevedere le dimensioni e l’impatto della diffusione del virus è praticamente impossibile. Nonostante le tragiche perdite, il nostro scenario di base prevede che questo evento non rappresenterà un cambiamento strutturale per le prospettive di crescita della Cina o delle altre economie della regione, ma più che altro un breve e brusco rallentamento ciclico che durerà qualche mese.

L’impatto economico sarà quasi immediato in alcuni settori legati a turismo, viaggi, intrattenimento offline e beni di consumo, sia in Cina che al di fuori di essa. Ci potrebbero essere anche difficoltà logistiche per il settore manifatturiero nel breve termine, dato che per i dipendenti il ritorno al lavoro dopo il Capodanno cinese è stato complicato a causa delle restrizioni sulla quarantena, e ciò potrebbe impattare sulle supply chain globali. Più in generale, la maggiore incertezza probabilmente impatterà in modo negativo sulla fiducia di consumatori e aziende, e di conseguenza anche sulle decisioni di spesa e investimento.

Se, come per altri casi recenti, si riuscirà a contenere la diffusione del virus entro i prossimi mesi, con un ritorno graduale della fiducia, l’attività economica dovrebbe riprendersi in modo abbastanza rapido nella seconda metà dell’anno, sostenuta dal rilascio della domanda repressa. Le previsioni sugli utili nel 2020 dovranno essere aggiustate al ribasso in alcune aree, tuttavia l’impatto sui prossimi anni dovrebbe essere più contenuto. Di conseguenza, l’effetto sulle valutazioni dei fondamentali per i titoli che deteniamo in portafoglio dovrebbe essere modesto.

Johanna Kyrklund, Group Chief Investment Officer and Global Head of Multi-Asset Investments, Schroders – Dove trovare le migliori opportunità a livello globale

Finché non vedremo un picco nei tassi di infezione da coronavirus, gli sforzi per contenere la diffusione impatteranno significativamente sull’attività economica. I mercati dovranno anche digerire il probabile impatto della disruption della catena di approvvigionamento sugli utili aziendali. Gli investitori dovrebbero prepararsi ad affrontare un percorso scosceso nelle prossime settimane, ma i mercati sono aiutati dal fatto che c’è molto denaro che potrebbe essere investito. Naturalmente, i rendimenti obbligazionari resteranno bassi, rendendo l’azionario molto attraente.

Un’area a cui guardare con attenzione è quella dei mercati emergenti, dove azionario e valute iniziano ad offrire valore. Di seguito le ultime view del team Multi-Asset a livello globale.

  • Azionario
    Restiamo positivi, soprattutto sugli Stati Uniti, nonostante un potenziale aumento della volatilità nelle prossime settimane, a causa del coronavirus. Il contesto di liquidità e i bassi rendimenti offerti dai bond continuano a supportare valutazioni elevate
  • Titoli di Stato
    L’aumento della liquidità e la caccia al rendimento globale ci portano a favorire i bond a più lunga scadenza, soprattutto i bond inflation-linked
  • Commodity
    I prezzi restano contenuti, senza un aumento della domanda e un continuo rallentamento dell’offerta, tuttavia le condizioni di liquidità globali continuano ad essere di supporto
  • Credito
    Nonostante spread più ampi rispetto a gennaio, il quadro generale resta invariato. Siamo positivi a causa di una domanda solida e di un outlook positivo per le banche centrali globali