Arrivederci agli anni 2010, il primo decennio senza recessioni

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Quello appena conclusosi è stato il primo decennio della storia in cui gli Stati Uniti, prima economia mondiale, sono riusciti a evitare una recessione. Gli ultimi dieci anni sono stati certamente dominati dalla lunga e lenta ripresa dalla crisi finanziaria globale e dal sostegno offerto dalle banche centrali sotto forma di QE, ma non c’è stata alcuna recessione.

Da circa un secolo si osserva un chiaro allungamento dei cicli economici. Ciò riflette la natura mutevole dell’economia durante questo periodo, che ha visto il passaggio da un modello economico basato principalmente sull’agricoltura a uno trainato dai consumi/servizi, passando per la rivoluzione industriale. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a tre rallentamenti industriali in concomitanza con la crisi dell’euro, il crollo dei prezzi del petrolio nel 2014 e l’attuale debolezza degli scambi commerciali, esacerbata dal coronavirus. Tutti questi sviluppi hanno causato decelerazioni economiche, ma nessuno di essi ha innescato una recessione (o non ancora, nel caso del coronavirus).

Molto semplicemente, in un contesto in cui i consumi rappresentano il 70% dell’economia , è sempre meno probabile che un rallentamento dovuto alle scorte industriali trascini l’intera economia in recessione senza che siano presenti altri squilibri economici, come abbiamo constatato durante la crisi finanziaria globale (CFG).

Si tratta della più lunga espansione economica mai registrata, anche se la si potrebbe considerare inferiore alla media.

Sorge quindi una domanda: ci aspetta una recessione? È possibile, ma poiché non rileviamo gravi squilibri economici e i consumi sono solidi, un’eventuale recessione risulterebbe probabilmente moderata. In realtà, nello scenario previsto dal nostro team dedicato al reddito fisso non rientra alcuna recessione.

Gli investitori si trovano oggi alle prese con due sfide, che consistono entrambe nella ricerca di creature rare. La prima è rappresentata dal rendimento, sui cui non mi soffermerò, anche se vi consiglio di considerare il Threadneedle Global Equity Income Fund come possibile soluzione. La seconda consiste nell’individuare società effettivamente in grado di generare una crescita composta. Come mostra il grafico seguente, la percentuale di aziende in grado di realizzare una crescita del fatturato superiore al 4% è in calo, mentre la percentuale di aziende a crescita lenta o nulla è in aumento.

Il compito del nostro Global desk è scovare società orientate alla crescita di qualità che siano in grado di svilupparsi in un contesto a bassa crescita. Nel corso degli anni i nostri clienti hanno beneficiato della nostra capacità di sovraperformare il mercato e riteniamo che sarà così anche nel nuovo decennio.