Le donne? Adottano strategie di investimento “prudenti”, prediligono l’oro e, in alcuni paesi, muovono più asset degli uomini

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eToro ha condotto uno studio sull’utenza “rosa” della propria piattaforma. Quali sono le abitudini di investimento delle trader? Quali sono gli asset preferiti? Quanto è forte la presenza femminile all’interno della community di eToro?

In Italia l’utenza femminile si pone in un rapporto, rispetto agli uomini, di meno di 1 su 10 (il 9.77%). Si tratta del dato più basso tra i paesi del Vecchio Continente che vede, al primo posto il Regno Unito con il 12.29% di quote rosa, seguito dalla Germania con l’11.55% e Francia con l’11.38%. Valori che, tuttavia, non si discostano troppo dalla media globale del 12.93%. A livello mondiale, le donne del Sudest asiatico sono, per distacco, le più propense al trading online, con le Filippine che regnano la classifica con il 26.54%, seguite da Taiwan con il 18.09% e Hong Kong a chiudere il podio con il 17.15%.

Emanuela Manor, Italian Regional Manager di eToro, ha commentato: “Siamo consapevoli che il numero delle donne iscritte alla nostra piattaforma sia ancora esiguo, soprattutto in Italia. È un qualcosa che deve far riflettere, facendoci porre i giusti interrogativi ai quali fornire risposte efficaci. eToro è una realtà relativamente nuova, che ha avuto la forza di imporsi a livello mondiale come una piattaforma sicura e rivoluzionaria, la cui filosofia è quella di mettere tutti nelle condizioni di accedere ai mercati.

“Un obiettivo che, alla luce di quanto emerso da questa ricerca, diventa ancora più importante anche in termini di inclusione di genere. Come eToro ha costruito tutto da zero, allo stesso modo dobbiamo prendere questo dato come un punto di partenza per rendere la nostra piattaforma più variegata. Penso a tutte le donne che ancora non si sono avvicinate al mondo degli investimenti, penso al valore aggiunto che potrebbero apportare all’economia grazie alla grandissima attenzione ai dettagli e alla capacità di focalizzarsi su obiettivi a lungo termine, qualità che le donne che operano nel mondo della finanza dimostrano, ogni giorno, di possedere”.

Ma quali sono gli asset più negoziati delle investitrici? In Italia le preferenze delle donne si concentrano sugli indici, con il 7.84%, seguiti dalle commodities con il 7.79% e dalle azioni 7.73% (una scala di preferenze che ricalca curiosamente quella degli investitori italiani uomini, rappresentando un unicum a livello mondiale). In particolare, l’indice Nasdaq 100 è il più tradato dalle investitrici del Bel Paese, seguito dal cambio EUR/USD, quindi da una commodity come il petrolio (XTI/USD). Fuori dal podio invece l’oro (XAU/USD), che invece risulta essere l’asset più scambiato dalle donne a livello mondiale, con una media del 10.57%. Si tratta di una strategia di investimento “prudente” che potrebbe ripagare in caso di sofferenza dei mercati, data la natura di bene rifugio dell’asset. Gli exchange-traded fund (ETF) non riescono invece a raggiungere il podio in alcun paese, risultando essere quindi il prodotto che esercita meno appeal nei confronti delle donne.

Interessante è il dato relativo alla media della dimensione degli scambi effettuati: le trader italiane tendono a muovere una quantità maggiore di asset rispetto agli uomini. Lo stesso avviene in Spagna, le cui trader fanno registrare la media di scambi maggiore al mondo.

Per quanto riguarda le abitudini di trading, l’operatività delle donne ricalca a pieno quella degli uomini, con i picchi di operazioni che avvengono al medesimo orario, ovvero tra le 13.00 e le 15.00. La notte sembra, tuttavia, “portare consiglio” alle trader che, rispetto alla controparte maschile, risultano essere maggiormente attive tra la mezzanotte e le ore 12.00.