Occupazione USA: Buone nuove

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Il netto rimbalzo dei nuovi posti di lavoro creati nel mercato statunitense (+2.5 milioni a maggio) stride con le stime degli analisti che, invece, prevedevano un ulteriore ingente crollo (-7.5 milioni). Di riflesso, il tasso di disoccupazione scende a 13.3% da 14.7% ad aprile, in controtendenza con le stime di Wall Street (19%). Alla luce dei nuovi massimi sul Nasdaq, consentitemi due brevi commenti, uno sull’economia e uno sui mercati.

Due settori dell’economia USA hanno contribuito in maniera significativa al risultato positivo di maggio.  Tempo libero, ristorazione e alberghi (40%) e costruzioni (15%). A mio avviso, il rapporto sul mercato del lavoro non va letto solo attraverso i numeri in aggregato, che pur se molto buoni nel contesto attuale, evidenziano una preoccupante fragilità del reddito disponibile Statunitense. Il rapporto va altresì interpretato nell’ottica di una riapertura della economia USA che appare essere più avanzata rispetto anche alle aspettative più rosee. In particolare, il miglioramento delle condizioni di occupazione in quei settori che erano più esposti allo shock Covid è una ottima news. È quindi ipotizzabile che l’economia Statunitense abbia lasciato dietro di sé il punto più basso della recessione e – grazie alla elevata flessibilità del mercato del lavoro – si appresti a rimbalzare con una traiettoria a “V”.

Il secondo punto che vorrei mettere in evidenza riguarda le valutazioni dell’azionario. Nelle settimane scorse abbiamo già parlato del posizionamento sull’S&P500 e i dati della borsa americana continuano a evidenziare un posizionamento “corto” dei trader. Ovviamente, i dati del mercato del lavoro vanno confermati sia dai dati ad alta frequenza che da quelli mensili. Ma in una matrice di valutazione del mercato, oltre ai fattori tecnici (liquidità delle banche centrali) e il sentiment (posizionamento), adesso possiamo anche annoverare la categoria “macro” come fattore positivo. In assenza di nuovi venditori, il mercato mi sembra destinato a voler vedere nuovi massimi, proprio adesso che i settori ciclici si stanno riprendendo. Quando i corti avranno ricoperto le loro posizioni e la media degli analisti di Wall Street si sarà girata, allora e solo allora sarà il momento di vendere. Sono un “contrarian”, lo so.