In Brasile c’è molto di più di quello che si vede, occhi puntati sulla new economy

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Il 2020 è stato un anno complesso per il Brasile, sia a livello sociale con la pandemia, che a livello di investimenti, con il brusco crollo della valuta che si è sommato alla debolezza del mercato azionario.

In un contesto di volatilità e incertezza come questo, il Brasile può non sembrare attraente per gli investitori, ma al di là dei titoli di giornale, il Paese sta cambiando, così come le sue aziende. Il Brasile è infatti la 9° economia al mondo, con una popolazione di oltre 210 milioni di persone e un’età media di 33 anni. Il mercato è quindi ampio e con un’alta propensione alla digitalizzazione.

New economy versus old economy

Investire in Brasile oggi significa andare molto oltre il settore finanziario e le commodity, segmenti della old economy che dominano l’indice e la percezione degli investitori. I comparti dei materiali e dell’energia sono esposti ai fattori macroeconomici globali e devono affrontare importanti sfide ESG, mentre la performance delle banche è legata all’economia domestica.

Esistono diversi esempi di società della new economy che stanno sfidando lo status quo in diversi settori. Alcuni sono inclusi in indici famosi come l’MSCI Emerging Markets Latin America, mentre altri non lo sono, ed è qui che interviene la flessibilità dei gestori attivi. Inoltre, in molti casi si tratta di aziende con una lunga storia di crescita secolare, a dimostrazione della loro indipendenza dalla crescita economica generale.

E-commerce e fintech

Il Brasile vanta uno dei settori dell’e-commerce e del fintech più dinamico tra i mercati emergenti. Nel 2019 le vendite online rappresentavano solo il 7% delle vendite totali in Brasile, contro il 27% in Cina e Corea del Sud e il 15% negli Usa, ma tale percentuale aumenterà nei prossimi cinque anni, secondo le aspettative, e il lockdown ne ha accelerato la crescita.

Ad oggi, i principali operatori nell’e-commerce sono Magazine Luiza, Via Varejo, Lojas Americanas e B2W, che offrono vendite dirette, pur aprendo la piattaforma anche ad altri venditori. Ad esclusione di B2W, tutte le altre aziende operano anche attraverso negozi fisici. Inoltre, c’è anche Mercado Libre, una piattaforma di e-commerce e pagamenti online dell’America Latina, quotata sul Nasdaq.

Molte di queste aziende hanno visto la domanda lievitare durante l’isolamento, ma ciò ha portato anche all’adattamento da parte dei venditori. Per esempio Via Varejo con la chiusura dei negozi ha adottato misure come la messaggistica su WhatsApp, integrando in modo efficiente online e offline. Le vendite dei negozi fisici nel primo trimestre sono scese del 7%, mentre quelle online sono salite del 48,6% rispetto all’anno precedente.

Da notare tuttavia che i modelli che funzionano nel resto del mondo sono difficilmente replicabili in Brasile. Conoscenza locale e gestione efficiente sono fondamentali. Amazon, per esempio, opera in Brasile da anni, ma copre una fetta limitata del mercato nell’e-commerce.

Anche il fintech ha visto un’accelerazione durante la crisi. Per esempio, Mercado Libre ha visto una crescita nei pagamenti del 155,6% nel primo trimestre rispetto al 2019. I cambiamenti normativi nel settore dei pagamenti hanno inoltre rimosso le barriere all’ingresso e fatto aumentare la competizione. Altre aziende di fintech sono ad esempio Pagseguro Digital e StoneCo, la società di investimenti XP Inc, l’unica piattaforma digitale quotata al momento, Locaweb, società di web hosting e servizi di marketing, e Linx, sviluppatore di software.

Healthcare e istruzione

Healthcare e istruzione sono i due settori che negli ultimi 20 anni hanno visto i tassi di inflazione più elevata a livello globale, guidati da inefficienze generate dai conflitti di interesse a da una mancata innovazione.

Società come Hapvida e Notre Dame Intermedica Saude stanno stravolgendo il settore sanitario in Brasile, integrando assicurazione e assistenza sanitaria privata, attraverso cui molti problemi di agenzia vengono eliminati, migliorando l’efficienza e riducendo i costi.

Con la pandemia, un’area che ha visto un’accelerazione è stata la telemedicina, che permette ai pazienti di vedere i medici via video, senza necessità di contatto fisico e a costi inferiori.

Il settore dell’istruzione ha costantemente visto una mancanza di innovazione. Tuttavia, diverse aziende come Arco Platform, Cogna e Santillana stanno facendo evolvere il settore, attraverso sistemi di apprendimento che sostituiscono i libri di testo, includendo esercizi interattivi, lezioni registrate, lezioni live, strumenti di revisione e valutazione online.

Molte delle aziende che abbiamo citato non sono ancora incluse in indici noti come l’MSCI Brazil. I gestori attivi, a differenza degli ETF, possono scegliere quando investire. Tuttavia, quando si parla di investimenti ci sono vari fattori da considerare e sebbene queste aziende abbiano un outlook di crescita positivo, non abbiamo parlato di valutazioni ad esempio.

Conclusioni

Sebbene la pandemia potrebbe contribuire a modificare i modelli di consumo, molti di questi trend disruptive erano già esistenti. Oggi riscontriamo invece una dicotomia tra old e new economy. È probabile che l’equilibrio all’interno degli indici si sposterà dalla old alla new economy. In tal senso quello attuale sembra un periodo di prova. Investire in modo responsabile, supportando le aziende di alta qualità che sono in difficoltà per via del virus è un compito importante. In quanto investitori di lungo termine, continuiamo a guardare oltre il Covid-19, per vedere come evolverà la vita quotidiana. In Brasile riteniamo che comprendere le dinamiche della new economy sarà un elemento cruciale.