COVID-19 e il settore energetico nel nuovo mondo

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La pandemia COVID-19 ha avuto un impatto su tutti i settori e ha evidenziato la forte interconnessione globale degli scambi. Ma c’è un’altra minaccia a lungo termine per l’umanità: il cambiamento climatico. La crisi ha evidenziato l’importanza di una ricerca scientifica rigorosa, dell’innovazione e della necessità di una collaborazione internazionale. Ma il COVID-19 cambierà in modo sostanziale il nostro atteggiamento nei confronti della minaccia climatica?

La sfida per i combustibili fossili

Il settore energetico tradizionale si trovava già prima della pandemia in una condizione vulnerabile, con gli investitori in apprensione per i rischi finanziari e i governi sempre più preoccupati per l’impatto sulla salute pubblica causato dall’inquinamento, la dipendenza dalle importazioni e l’incombente disastro climatico.

La crisi innescata dalla pandemia ha portato a una rapida diminuzione della domanda di combustibili fossili, che potrebbe non superare mai più i picchi registrati nel 2019 perché, quando l’economia sarà sulla via della ripresa, la maggior parte della crescita della domanda di energia potrà essere soddisfatta da fonti rinnovabili.

Nel 2018 abbiamo stimato che la domanda di combustibili fossili avrebbe raggiunto il picco nel 2023 se il tasso di crescita delle tecnologie per le energie rinnovabili fosse rimasto costante. I prezzi delle azioni del comparto hanno sottoperformato per un decennio, tanto che il valore del settore del petrolio e del gas è passato dal 15% a meno del 5% del mercato azionario statunitense.

Quando un settore si avvicina al suo picco strutturale e si trova in una fase di recessione ciclica, il picco della domanda è tipicamente avanzato di qualche anno. Questo è esattamente quello che è successo all’industria dell’energia elettrica europea durante la crisi del 2008. La domanda di combustibili fossili per l’elettricità è crollata e non ha mai più raggiunto i livelli del 2007, perché quando c’è stata una ripresa della domanda di elettricità, le energie rinnovabili erano già in grado soddisfare la crescente richiesta. I prezzi delle azioni sono scesi fino al 90%, perdendo 150 miliardi di dollari in termini di asset. L’industria dell’elettricità ha subito una radicale ristrutturazione ed è stata costretta ad abbracciare le energie rinnovabili.

La pandemia di COVID-19 servirà ad accelerare questo trend.

La crisi delle rinnovabili

L’impatto a breve termine della pandemia sulle rinnovabili potrebbe essere elevato, in quanto quest’anno la carenza di fornitura di componenti e le crisi aziendali avranno molto probabilmente un impatto sulle società del settore. Ma c’è un’enorme differenza tra la sfida che affronta un potente operatore tradizionale a bassa crescita e quella di un nuovo player, più piccolo, ma con crescita elevata.

Dalla GFC il costo delle tecnologie per le rinnovabili è diminuito di oltre il 90%. Inoltre, in molti paesi il costo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è già inferiore a quello dei combustibili fossili.

 


Il grafico mostra il costo standardizzato di riferimento dell’elettricità (LCOE) per ogni paese in dollari per megawattora.
I calcoli LCOE escludono le sovvenzioni o i crediti d’imposta.
Periodo di riferimento: primo semestre 2020.
FV – Tecnologia fotovoltaica che converte la luce solare in elettricità attraverso l’uso di semiconduttori.
CCGT – Combined Cycle Gas Turbine – Turbina a gas ciclico combinato che produce energia attraverso la combinazione di una turbina a gas e una turbina a vapore. Fonte: BNEF.

 

I governi che guidano il cambiamento saranno ricompensati

I governi devono indurre le aziende ad agire concretamente, proprio come è successo ad alcune società costrette ad accettare gli standard di efficienza dopo la crisi finanziaria globale. Nel frattempo, è sempre più chiaro che i governi dovranno adottare ingenti stimoli e prendere decisioni difficili in merito ai sussidi e alle imposte sui combustibili fossili. Al contempo dobbiamo evitare fallimenti e perdite di posti di lavoro su larga scala e garantire che i dipendenti acquisiscano nuove competenze per svolgere un ruolo attivo nella crescente rivoluzione delle rinnovabili.

Superare le barriere

Le opportunità di lungo periodo per le energie rinnovabili dovrebbero rimanere solide. Garantire la crescita delle energie rinnovabili è una sfida, ma anche un modo per far ripartire le economie e scongiurare le conseguenze del cambiamento climatico.

I prezzi bassi dei combustibili fossili nel breve termine saranno probabilmente insufficienti a guidare una ripresa strutturale della domanda, a causa dei costi fissi elevati e della concorrenza con le rinnovabili sulle curve di apprendimento della tecnologia, fattore che permette a queste ultime di vedere il proprio prezzo ridursi ogni anno. La produzione di alcuni combustibili fossili, se venduti al di sotto di una certa fascia di prezzo, non è sostenibile economicamente.

Inoltre, a causa della crisi climatica, i governi non possono permettersi di perdere i benefici legati all’efficienza. È incoraggiante il fatto che tutto ciò stia accadendo, soprattutto in Europa, dove la Commissione Europea sta pianificando di decarbonizzare l’economia e di attuare misure per determinare il prezzo del carbonio.