L’addio di Abe non ostacola la futura crescita del Giappone

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Il 28 agosto il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha annunciato l’intenzione di dimettersi per motivi di salute. Durante il suo mandato di otto anni, il mercato azionario giapponese è raddoppiato e la crescita dei profitti aziendali ha superato quella di molti Paesi. Il legame simbolico tra lui e il rilancio del Paese è forte, ma come Apple dopo Steve Jobs, il Giappone continuerà ad essere sostenuto da fattori più grandi di un singolo leader: il ritorno dell’attenzione dell’investitore nazionale alla governance, la centralità della crescita asiatica nella fornitura di tecnologia e di marchi di consumo, e il cambiamento dei valori nello stile di vita innescato dallo Tsunami del 2011 e incoraggiato dal Covid-19. Proprio come gli investitori non guardano alle elezioni americane per considerare Amazon o Alphabet, il mercato giapponese ha opportunità azionarie praticamente indipendenti dal Paese, a patto che i politici non facciano ostruzionismo; e negli ultimi anni sono stati piuttosto solidali.

Per Suzuki, le immatricolazioni di automobili in India sono tornate all’incirca al livello dell’anno scorso – un indicatore chiave per la sua unità Maruti, il principale contributore al profitto della società. L’azienda è cautamente fiduciosa, poiché Maruti mantiene la sua quota di mercato dominante e le vendite di auto indiane continuano a crescere. Le vendite di Sysmex in Cina sono diminuite del 17% nel secondo trimestre, ma secondo la società dovrebbero rimanere stabili per questo trimestre e migliorare a partire dal prossimo. La domanda di analisi del sangue è elevata, ma gli ospedali stanno contingentando il numero dei pazienti.

I ricavi pubblicitari digitali di CyberAgent hanno ricominciato a crescere a giugno, e il numero di abbonati ad Abema TV è di 729.000. La società ci ha comunicato che prevede di raggiungere un milione di abbonati entro la fine dell’anno fiscale. L’importante segmento Corporate di Hikari Tsushin ha visto crescere l’utile operativo da 8 miliardi di JPY a 11 miliardi di JPY tra il secondo trimestre del 2019 e quello di quest’anno grazie all’aumento della domanda delle sue soluzioni per le piccole imprese, che vanno dai router wifi ai server idrici.