Commodity agricole sugli scudi, zucchero top performer

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Le materie prime agricole e sul bestiame hanno registrato in generale un altro buon mese, con alcune asset class che si sono distinte più di altre. L’allevamento suino ha registrato un forte incremento di performance del 32,1% il mese scorso, in testa al gruppo con un ampio margine ed è entrato in territorio positivo dall’inizio dell’anno. Nel 2019, la peste suina africana in Cina aveva ridotto la produzione di carne del 21,3%, e un’ulteriore perdita del 19% nella produzione è avvenuta nei primi 6 mesi del 2020 (rispetto al 2019). Di conseguenza, si è registrato un rapido aumento delle importazioni di carne suina, in particolare dagli Stati Uniti e dalla Spagna. Nei primi 6 mesi del 2020, la Cina ha importato 407.896 tonnellate di carne suina e 130.061 tonnellate di frattaglie di maiale dagli Stati Uniti, con un aumento rispettivamente del 503,3% e dell’85,6% su base annua (Fonte: IQC Insights). L’ultimo picco della carne di maiale registrato a settembre è stato innescato dalla scoperta dell’influenza suina in Germania, che ha indotto i mercati a ipotizzare un effetto sul mercato tedesco simile a quello verificatosi in precedenza in Cina.

Un altro top performer del settore il mese scorso è stato lo zucchero, il cui prezzo è aumentato dell’8,9%, continuando a recuperare le perdite del primo trimestre di quest’anno. I prezzi sono scesi bruscamente a marzo, mentre la domanda è scesa significativamente al culmine della pandemia globale. Allo stesso modo, i prezzi molto bassi dell’energia hanno fatto sì che i produttori in Brasile – uno dei maggiori produttori di canna da zucchero grezzo al mondo – abbiano scelto di produrre più zucchero anziché etanolo. L’etanolo, che viene prodotto anche dalla canna da zucchero, viene utilizzato nelle auto a carburante flessibile ed è diventato meno redditizio da produrre quando la domanda di carburante è crollata. Con l’aumento dei prezzi dell’energia, questa pressione aggiuntiva dell’offerta è progressivamente diminuita.