Dolce o amaro: due scenari per il cacao nel 2021

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Il prezzo front-month dell’ICE US US Cocoa è aumentato di quasi il 25% tra il 12 e il 19 novembre 2020. È un fenomeno strano, dato che la domanda di cacao è stata generalmente debole durante la pandemia, come testimoniano i dati di macinazione negli Stati Uniti e in Europa.

Allora, cosa sta succedendo?

All’inizio di quest’anno i principali produttori di cacao, la Costa d’Avorio e il Ghana hanno applicato una tassa addizionale di 400 dollari su ogni tonnellata di cacao, che è andata ad aggiungersi al cosiddetto Free Onboard Price (FOB). Tale imposta viene applicata alla stagione 2020/21 (che è iniziata nell’ottobre 2020) e rimarrà per il resto dell’anno (mentre una nuova tassa sarà decisa l’anno prossimo). In sostanza, per contribuire a ridurre la povertà dei coltivatori che producono il raccolto, gli acquirenti che importano cacao dai due paesi attraverso contratti bilaterali pagano di più. Tuttavia, i prezzi di mercato del cacao sono deboli a causa della scarsa domanda nell’era della pandemia. Ecco perché i contratti a termine su questa commodity negoziati a New York, fino alla settimana scorsa riflettevano la debolezza della domanda. Alcuni acquirenti si sono rivolti ai futures di New York per l’acquisto del cacao.  Lunedì 16 novembre è stata la prima data in cui i trader hanno dovuto notificare alle controparti la loro intenzione di accettare la consegna fisica per regolare i contratti che scadono il 15 dicembre. Lunedì 16 novembre, il prezzo del contratto del 15 dicembre ha subito un’impennata, a dimostrazione del fatto che la settimana scorsa il contratto era sottoprezzato. Questo ha portato la curva dei futures che era in contango giovedì 12 novembre ad un forte backwardation. La tempistica indica che il movimento del prezzo è stato guidato da trader commerciali piuttosto che da speculatori.

E ora quali prospettive?

Scenario rialzista – Il contratto ICE US Cocoa del marzo 2021 potrebbe incontrare lo stesso vento favorevole generato dagli acquisti commerciali che spingono i prezzi verso l’alto man mano che ci avviciniamo alla scadenza. Con la consegna dei contratti di dicembre 2020, le scorte si riducono ulteriormente, aiutando i prezzi di marzo 2021 ad avvicinarsi a quelli del Ghana e della Costa d’Avorio. La notizia di potenziali vaccini per COVID-19 potrebbe far aumentare la domanda di cacao nel prossimo anno.

Ribassista – La domanda di cacao è ancora debole e potrebbe richiedere un certo tempo per essere ricostituita. Viviamo in un’era di consumatori socialmente consapevoli. Un contraccolpo dei consumatori potrebbe convincere gli acquirenti di cacao a non ritirare il cacao a New York invece di acquistarlo direttamente dall’Africa occidentale?