Impact Investing e Big Data, la strana coppia? Queste case history dimostrano il contrario

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Le grandi sfide globali ci stanno spingendo a cambiare le abitudini di consumo e, man mano che le risorse diventano più scarse, dobbiamo produrre di più con meno. La rivoluzione dei big data sta svolgendo un ruolo importante in questo contesto, aiutandoci a far fronte a queste sfide e creando nuove opportunità in termini di investimento a impatto.

Gli investitori a impatto non sono solo alla ricerca di buoni rendimenti finanziari ma puntano anche a generare un impatto sociale e ambientale positivo, obiettivi che a volte possono sembrare difficili da conciliare con i big data, se si considera la stampa negativa che questi ricevono.

Per quanto riguarda l’ambiente, anche se il crescente utilizzo dei dati sta sollevando numerosi interrogativi, soprattutto per quanto riguarda il cambiamento climatico, i data center sono diventati notevolmente più efficienti nell’ultimo decennio. In termini di impatto sociale, anche se la protezione dei dati resta un problema sotto diversi aspetti, tutte le nuove industrie dovranno passare attraverso una fase di adeguamento ed è quindi probabile che nel prossimo futuro emergeranno nuove normative.

Messe da parte queste riserve, va detto che i big data possono generare un certo interesse per gli investitori con un focus sull’impact investing. Uno dei motivi principali è che i big data possono portare a grandi economie di scala. I processi che possono essere automatizzati, ottimizzati e ampiamente implementati – senza il rischio di errori umani – sono altamente vantaggiosi in termini di efficienza e di costi. Inoltre, oltre a rendere i prodotti più accessibili e convenienti, ciò può contribuire ad aumentare la trasparenza e a migliorare la customer experience. I dati possono essere trattati per vari scopi al fine di soddisfare le esigenze dei consumatori; ad esempio, il machine learning può essere utilizzato per ottimizzare un processo attraverso iterazioni molteplici, e viene già oggi utilizzato in molti settori.

Sotto il profilo degli SDG ONU, i benefici dell’utilizzo dei big data sono particolarmente evidenti nei campi dell’healthcare, dei consumi e dell’educazione.

L’esempio della cinese Ping An Good Doctor è particolarmente interessante. L’azienda è uno dei principali attori della telemedicina e ospita ogni giorno più di 831.000 consulti online, utilizzando l’intelligenza artificiale per migliorare l’accuratezza delle diagnosi, l’efficienza dei consulti e la qualità dell’esperienza del paziente su base continuativa. L’intelligenza artificiale può quindi aiutare a raggiungere una migliore integrazione tra i servizi sanitari online e offline, attraverso ospedali e farmacie. In una prospettiva più a lungo termine, ciò dovrebbe aiutare la Cina a raggiungere una copertura sanitaria universale.

Laureate Education è un altro buon esempio dei vantaggi dei big data. L’azienda si è distinta durante la pandemia, garantendo la continuità dell’istruzione attraverso la sua strategia di apprendimento digitale completa, che stava crescendo ben prima della diffusione del Covid-19. Il successo di Laureate dimostra che la qualità e la redditività del settore dell’istruzione possono ancora essere migliorate utilizzando la formazione online e le piattaforme di corsi basati su metodi di apprendimento flessibili, con il risultato di un insegnamento personalizzato su larga scala.

Nel settore dei beni di consumo, infine, il machine learning è sempre più utilizzato per stimare il valore dei beni di seconda mano, e gli investitori impact sono particolarmente interessati al suo potenziale di spinta dell’economia circolare. Le aziende leader in questo settore sono Adevinta, uno dei principali player del commercio dell’usato, e il gruppo sudafricano operativo nel segmento dei trasporti, Transaction Capital.

Di conseguenza, nonostante l’incertezza associata ai big data, in particolare per quanto riguarda l’uso dei dati, questo settore ha un reale appeal in termini di impact investing. Il suo potenziale merita di essere ulteriormente esplorato, in quanto beneficia le aziende che vogliono offrire soluzioni innovative e pratiche alle sfide di questo secolo.