BTP supportati da BCE e effetto Draghi

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Nel meeting di oggi il Consiglio direttivo della BCE ha annunciato un’accelerazione del PEPP per il prossimo trimestre. Sebbene ci si aspettasse che Christine Lagarde avrebbe commentato questo punto durante la conferenza stampa, il fatto che sia stato inserito nella dichiarazione dà maggior forza al messaggio della BCE che cerca di prevenire qualsiasi irrigidimento delle condizioni di finanziamento. Il beneficiario iniziale è stato il rischio periferico, con gli spread dei BTP che si sono ristretti in conseguenza del maggiore sostegno annunciato da parte della BCE nel breve termine. Pertanto, i BTP sono supportati sia sotto un profilo tecnico attraverso gli acquisti della BCE, sia da sotto un profilo macro, con l’effetto Draghi. L’attenzione sarà ora rivolta al numero degli acquisti settimanali per vedere quanto sarà effettivamente acquistato dalla BCE.

Siamo posizionati per il rischio che i rendimenti si muovano più in alto con la riapertura delle economie e il proseguimento della ripresa della crescita, tuttavia assumiamo questa esposizione attraverso i tassi del dollaro piuttosto che i tassi dell’euro, dopo che abbiamo preso profitto sugli short in euro a lungo termine a febbraio quando la BCE ha iniziato a diventare più esplicita sulle sue mosse. Al contrario, la Fed per ora sembra più a suo agio con questo movimento verso l’alto dei tassi, che probabilmente vede come un’evoluzione naturale date le prospettive di crescita sempre più promettenti. Questo dovrebbe permettere al differenziale dei tassi d’interesse tra USD e EUR di rimanere ampio, cosa che a nostro avviso potrebbe anche pesare sull’euro.