BCE, poche novità ma condizioni di finanziamento ancora buone

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Nel meeting di oggi la BCE ha conservato un tono dovish, offrendo però poche novità. Ha dichiarato che il ritmo degli acquisti aumenterà significativamente nel corso del prossimo trimestre, sulla base di un mix di valutazioni che prendono in considerazione insieme condizioni di finanziamento e prospettive di inflazione. Tuttavia, farà ricorso solo alla flessibilità già prevista dall’attuale programma di acquisto di emergenza pandemico, la cui dimensione è stata confermata a 1.850 miliardi di Euro.

Di sicuro le condizioni di finanziamento – confermate nella riunione di oggi come un obiettivo intermedio cruciale per la BCE – sembrano essere ancora interessanti su base storica. Anche dopo il recente sell-off sul mercato obbligazionario, i rendimenti reali sono ancora estremamente bassi per quanto riguarda I governativi, addirittura in territorio negativo per alcuni Paesi. Inoltre, non c’è alcun segno di frammentazione, dato che gli spread sia dei periferici che sul fronte corporate sono rimasti abbastanza contenuti.

I rischi in termini di outlook sono però ancora orientati al ribasso e importanti sfide ci attendono. Nell’Eurozona, i programmi di vaccinazione procedono lentamente a causa delle difficoltà nel garantire dosi sufficienti e l’esborso fiscale legato al Recovery Fund inizierà non prima dell’estate. Inoltre, i rendimenti più alti negli Stati Uniti potrebbero continuare a travasare verso l’Eurozona. Quindi, la BCE deve mantenere un orientamento accomodante e rimanere aperta a nuove azioni in futuro a dimostrazione del proprio impegno volto a mantenere condizioni di finanziamento accomodanti e/o a cercare di compensare la possibile inadeguatezza dello stimolo fiscale. Tuttavia, la BCE è anche ben consapevole di dover adottare molta cautela quando si parla di nuove misure, dato che le opzioni politiche a disposizione dell’istituto di Francoforte sono limitate e sempre più inefficaci.