Mercato sintetico e volatilità

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Di recente abbiamo riscontrato un elevato livello di volatilità realizzata sul mercato del credito sintetico. Dopo aver recuperato completamente i livelli registrati nella fase precedente alla crisi, il mercato sintetico ha trattato in un range molto contenuto sin dall’inizio dell’anno e la volatilità realizzata si è attestata sui livelli più bassi registrati nel corso degli ultimi anni. E questa non è nient’altro che è un’ulteriore conseguenza che deriva da una fase estremamente prolungata di quantitative easing. Mentre da un lato i flussi di denaro travasano nel mercato della liquidità comprimendo le valutazioni a livelli estremi, dall’altro lato gli investitori affollano il segmento del credito sintetico in grado di offrire un migliore profilo di convessità.

E’ la prima volta da molti anni che tutti gli indici sintetici europei mostrano una volatilità realizzata entro la soglia del 20%.  Di conseguenza, la volatilità realizzata dell’Itraxx Main (il paniere sintetico di credito per il mercato europeo investment grade) si trova ora all’interno dello 0,2 percentile del proprio valore storico (registrato a partire da settembre 2012). Non mancano elementi di natura tecnica che abbiano un impatto positivo per l’investimento in CDS: in primo luogo, nonostante le valutazioni sotto pressione, il credito sintetico non viene influenzato dalle caratteristiche proprie delle opzioni call e non è correlato ai movimenti dei tassi. In secondo luogo, la base tra mercato cash e sintetico rimane a favore di quest’ultimo.