Aspettando la riapertura delle economie dei Paesi emergenti

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Mercati azionari: il Vecchio Continente protagonista nel secondo semestre – Guardiamo ancora con ottimismo all’andamento dei mercati azionari, che dovrebbero continuare a trarre sostegno dal miglioramento delle prospettive di crescita grazie alle campagne di vaccinazioni e alle riaperture, al sostegno fiscale e monetario in corso e ai forti rimbalzi nella crescita degli utili. Come tale, ci aspettiamo che la rotazione ciclica vada avanti nel corso dei prossimi mesi, poiché i benefici legati alla riapertura non sono ancora travasati all’interno di tutti i settori, nonostante le recenti solide performance. Continuiamo quindi a privilegiare i settori ciclici come i finanziari, l’energia e i materiali. Anche i titoli europei dovrebbero beneficiare della costruzione più orientata al value tipica dei loro benchmark di riferimento, in quanto la crescita dovrebbe essere molto forte nella seconda metà dell’anno con l’inizio delle erogazioni legati al Recovery fund europeo. Ci aspettiamo che il Giappone registri una performance in miglioramento con il graduale stemperarsi dell’incertezza relativa alle Olimpiadi e l’accelerazione della campagna di vaccinazione. Anche se le valutazioni sono alte, non possiamo definirle “estreme”, soprattutto date le alte aspettative di crescita degli utili che abbiamo per i prossimi trimestri.

Reddito fisso: buone opportunità sul debito societario negli emergenti in valuta forte – Nonostante un deciso aumento delle aspettative d’inflazione, i rendimenti dei Treasury sono rimasti abbastanza costanti nelle ultime settimane. Dato che molto è già stato prezzato parlando di aspettative d’inflazione, crediamo di esserci messi alle spalle la maggior parte di qualsiasi reazione in termini di rendimenti. Inoltre, è probabile che la Fed rimanga sul proprio indirizzo, rimuovendo il supporto solo gradualmente, con il tapering che probabilmente inizierà nel 2022 e i rialzi dei tassi solo l’anno successivo. Tuttavia, un ulteriore rialzo è possibile e rimaniamo quindi più prudenti sul debito sovrano. In particolare, date le discussioni in corso sul PEPP della BCE e le solide prospettive di crescita per l’Europa nei prossimi trimestri, i rendimenti europei potrebbero rimanere su traiettorie al rialzo. La maggiore duration degli indici investment grade e gli spread molto stretti suggeriscono meno spazio per assorbire tassi più elevati rispetto a quanto riscontriamo nel segmento high yield, anche se rimaniamo selettivi, visti i rischi persistenti di default. Continuiamo a vedere opportunità nel debito societario dei mercati emergenti in valuta forte, dove il carry è interessante e c’è ulteriore spazio per la compressione degli spread.

Mercato valutario: rallenta il ribasso del dollaro – Con un sentiment di propensione al rischio, rendimenti stabili e dati in miglioramento al di fuori degli Stati Uniti, il dollaro potrebbe rimanere sotto pressione, anche se alcuni fattori quali il rafforzamento della crescita e degli utili insieme ad un carry più elevato dovrebbero alla fine contenere il ribasso del biglietto verde. Proprio per questo ci aspettiamo un ampio range di trading rispetto alle principali valute, anche se alcune valute tipicamente legate ai mercati emergenti ed alle materie prime dovrebbero trarne beneficio.

Commodities: aspettando la riapertura delle economie degli emergenti – Con il miglioramento delle prospettive di riapertura, i prezzi del petrolio dovrebbero muoversi nuovamente verso l’alto, dato che l’OPEC+ mantiene i tagli all’offerta. Tuttavia, l’equilibrio è fragile e l’offerta complessiva abbondante probabilmente limiterà il potenziale di apprezzamento presto o tardi. Ci aspettiamo che la domanda di oro migliori con la riapertura delle economie dei Paesi emergenti che conduce ad una migliore domanda fisica, insieme ai bassi rendimenti reali e alle alte aspettative di inflazione a medio termine.