Cherry srl: entrano nell’organizzazione nuove risorse per lo sviluppo

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Obiettivo crescita per Cherry srl, startup fintech che opera a servizio degli operatori del mercato del credito deteriorato, che a due anni dalla sua fondazione punta allo sviluppo commerciale del proprio prodotto e servizi. L’azienda, nata a luglio 2019 dall’incontro tra Giovanni Bossi, azionista unico storico, Mara Di Giorgio, CEO, e Luca Bonacina, Head of Technology, ha affidato a due nuove figure manageriali, Salvatore Petrucciani e Massimo Macciocchi, il compito di portare sul mercato Cherry Bit, la piattaforma tecnologica che consente in pochi minuti e in modalità completamente automatizzata di analizzare un portafoglio NPL, stimando tempo e valore di recupero delle posizioni di credito, arricchire con informazioni i dati e restituire interrogazioni fatte su singole posizioni, tramite una Google search-bar.

Petrucciani è ingegnere con esperienza dirigenziale in società come IBM, TAS Group, KPMG; Macciocchi proviene da una lunga carriera in primari istituti di credito a livello internazionale, in particolare nel settore leasing, dove svolge anche incarichi istituzionali come membro del Board di Leaseurope in rappresentanza dell’Italia.

«Dopo due anni di  sviluppo e messa a punto della piattaforma, in maniera totalmente autofinanziata, siamo pronti a scalare sul mercato con un prodotto maturo – afferma Mara Di Giorgio, CEO di Cherry srl – L’obiettivo è valorizzare presso i principali operatori del settore  Cherry Bit e la sua tecnologia, che sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning offre soluzioni uniche nel suo genere, in grado di restituire in modo veloce, automatico e altamente attendibile tempistiche e valore di recupero di un portafoglio. Soluzioni utili tanto agli originator, quanto agli investitori che desiderino ponderare l’acquisto di portafogli di crediti deteriorati sulla base di un set di informazioni estremamente dettagliate».

Nata per operare prettamente nel credito deteriorato, oggi Cherry Bit è in grado di monitorare tutte le fasi di vita del credito, dagli NPL, agli UTP, ai crediti in bonis, e sta evolvendo la propria tecnologia per adattarla ai diversi settori che offrono opportunità di investimento in crediti problematici. «Ci rivolgiamo a operatori del mondo bancario, assicurativo, immobiliare, a fondi e società di leasing – prosegue Di Giorgio – Per ognuno di questi settori puntiamo a offrire soluzioni tecnologiche ad hoc, in grado di ottimizzare il recupero delle diverse tipologie di crediti».