La reazione della BCE all’indebolimento della crescita e alle pressioni sui prezzi

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Non ci aspettiamo che la BCE annunci un cambio di politica durante la riunione di giovedì 28 ottobre. I punti principali da tenere presente riguarderanno il modo in cui l’Istituto di Francoforte sta reagendo da un lato all’indebolimento della crescita, e dall’altro all’aumento delle pressioni sui prezzi. In particolare, rispetto a quest’ultimo tema, è di fondamentale importanza comprendere se l’aumento dell’inflazione sia da considerarsi transitorio o meno, anche perché gli ultimi rilievi hanno indicato che le aziende devono confrontarsi con aumenti dei prezzi da record. Ci aspettiamo che la BCE guardi oltre questi picchi dell’inflazione a breve termine e riconfermi la propria posizione accomodante sulla politica monetaria attuale e futura.

A livello macro, le rilevazioni di ottobre hanno indicato che all’inizio del quarto trimestre c’è stato un forte rallentamento dell’attività economica: l’industria, in particolare, ha dovuto affrontare considerevoli ritardi nelle catene di approvvigionamento. Nel frattempo, a causa dell’aumento dei casi di Coronavirus, il settore dei servizi ha rallentato dopo il rimbalzo estivo, in particolare in Germania. Nel complesso, tuttavia, gli attuali livelli dell’indice dei direttori agli acquisti rimangono ancora molto al di sopra della media storica, suggerendo che la crescita economica è solida. Come riportato dal provider di dati IHS Markit, i prezzi medi di vendita di beni e servizi stanno aumentando a un ritmo mai visto negli ultimi 20 anni.