Tra crisi energetica e colli di bottiglia vince la crescita

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I dati economici continuano a mostrare solidità. In effetti, un rallentamento della crescita – anche se da livelli di partenza molto alti – insieme ad un’inflazione più elevata hanno innescato qualche timore di stagflazione, che, tuttavia, crediamo sia fuori luogo. Vediamo una crescita economica robusta fino al 2022, mentre l’inflazione si potrebbe attestare ad un tasso superiore a quello pre-pandemico. Tutto ciò perché crediamo la politica mantenga il proprio sostegno, così come abbiamo fiducia nei risparmi dei consumatori e nei bilanci sani delle aziende.

Guardando oltre la mera crisi energetica, emerge un’interessante interazione tra politiche energetiche verdi e ESG, mismatch domanda-offerta generati dalla pandemia, e sviluppi geopolitici di varia natura (OPEC+, Russia, ecc.). È probabile che i mercati dell’energia rimangano stretti per un po’ di tempo, specialmente il mercato del gas naturale, ma siamo tra coloro che credono che l’economia in senso più ampio dovrebbe essere in grado di resistere. In effetti, se i prezzi continueranno a salire, è probabile che vedremo l’effetto cuscinetto di una sostanziale commutazione gas-petrolio, in particolare in Europa. Dovremmo anche tenere a mente che le limitazioni sul lato dell’offerta sono ancora in vigore e dovrebbero alla fine valere come un limite ai prezzi.

I colli di bottiglia dovrebbero venir meno. Il rallentamento registrato in estate, tuttavia, sta mettendo in discussione tale opinione dato che i vincoli di trasporto continuano a permanere e la debolezza dell’offerta di lavoro pesa sul mercato del lavoro statunitense. I prezzi del petrolio si trovano ai massimi pluriennali e la solidità dei numeri in termini di CPI e PPI negli Stati Uniti e in Cina indicano pressioni inflazionistiche tuttora in corso. Tuttavia, pensiamo che questi vincoli dovrebbero alla fine essere superati e che alcuni prezzi, come quelli relativi ai costi di spedizione, rallenteranno in qualche modo la domanda tanto da permettere un aggiustamento più rapido degli attuali squilibri tra domanda e offerta.