MeglioQuesto: interaction di successo e crescita a doppia (e tripla) cifra già prima della quotazione

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Può sembrare un paradosso, ma la pandemia, o meglio, tutte quelle restrizioni che ne sono derivate e che abbiamo imparato a conoscere (e che forse in questo momento stiamo riuscendo a metterci alle spalle con fatica) e che hanno contribuito di fatto a mettere un freno ad ogni forma di interazione e connessione – fatte salve quelle forme di collegamento nate ed andate avanti dietro allo schermo di un computer – ha spinto sull’acceleratore di un’azienda che fa del suo core business all’interno del nostro Paese il concetto di interaction company.

Tuttavia è necessario procedere con ordine e contestualizzare una serie di punti chiave che sono emersi dalla nostra chiacchierata con Felice Saladini, Amministratore Delegato di MeglioQuesto. Il manager ci ha aiutato a delineare il profilo  business di MeglioQuesto, una società che presidia il segmento delle relazioni tra brand e consumatori finali attraverso differenti canali e che si colloca, nella realtà dei fatti, proprio al centro delle interazioni tra committenti e clienti finali, essendo oramai considerata a ragione come un vero e proprio player di riferimento in Italia nella vendita multicanale e nella valorizzazione della customer experience.

Lo fa, tra l’altro, con un’unicità di modello di business che rende l’azienda diversa dalla larga maggioranza dei nomi attivi nello stesso segmento all’interno del nostro Paese. Perché – spiega Saladini – “la nostra attività di business si dispiega nel vero senso della multicanalità. Più nello specifico, lo fa attraverso il ricorso a tre differenti canali: quello telefonico, quello fisico – vale a dire attraverso il presidio del territorio con punti vendita e store dedicati all’interno di centri commerciali – e quello digitale – con il nostro portale”. Ed offrendo, allo stesso tempo, un ventaglio di servizi ampio e diversificato che va dall’attività di vendita a quella di consulenza sia sul fronte commerciale che finanziario ed assicurativo, passando per una serie di segmenti in più quali il customer care, le ricerche di mercato e il settore più vicino al cosiddetto digital marketing.

Ed i risultati fino ad ora messi in cantiere sembrano aver dato ragione alle scelte dell’amministratore delegato Felice Saladini. Perché i numeri del primo semestre di quest’anno parlano chiaro evidenziando tutte voci in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I ricavi si attestano a 27,4 mln di euro (+68% sul primo semestre 2020) – con un apporto positivo proveniente da entrambe le linee di business – customer acquisition e customer management – l’EBITDA a 4,6 mln di euro (+102%) e l’utile netto a 1,5 mln di euro (+100%).

“Ed il volume di crescita registrato nel raffronto tra i numeri alla fine del primo semestre di quest’anno con i dati aggiornati al 30 giugno 2020 non prende ancora di fatto in considerazione la nostra quotazione” continua Felice Saladini.  Ciò significa che il driver derivante dalla quotazione sul segmento Euronext Growth Milan (EGM) di Borsa Italiana – avvenuta per l’appunto lo scorso 28 giugno – non ha avuto intuibilmente i tempi tecnici necessari per travasare nell’analisi dei risultati finanziari del primo semestre. Una quotazione, tra l’altro, avvenuta con successo in quanto l’operazione ha generato una domanda complessiva, pervenuta da primari investitori qualificati/istituzionali italiani ed esteri, pari a circa cinque volte il quantitativo offerto. Tale strategia ha permesso di registrare il più grande overbooking in IPO su EGM, prendendo in considerazione il valore relativo rapportato all’entità della richiesta. Il successo dell’operazione, inoltre, è stato ulteriormente testimoniato dalla definizione del prezzo di collocamento delle azioni oggetto dell’offerta, fissato a 1,40 euro, vale a dire all’estremo più alto del price range definito.

A questo punto, se dunque da un lato MeglioQuesto di certo godrà della spinta di natura puramente finanziaria legata alla quotazione e a tutto quanto vi ruoti intorno, dall’altro non mancano ulteriori lati positivi che inizieranno a dispiegarsi in maniera più tangibile già nei prossimi mesi. “Abbiamo sviluppato un modello più ricco e più articolato già prima dell’operazione di quotazione, ma sarà ovviamente la quotazione stessa a darci una spinta nel nostro percorso di apertura verso nuovi mercati. Ed anche a nuovi settori all’interno di nuovi mercati” ci spiega Felice Saladini.

In estrema sintesi, dunque, potremmo analizzare i progetti di crescita di MeglioQuesto come un percorso binario fatto da un mix tanto facile – a parole – quanto efficace – nei fatti: più settori differenti e più servizi diversi all’interno dei vari settori. Alla stessa logica, del resto, corrisponde anche quella che di solito viene inquadrata come una traiettoria di crescita per linee esterne, cioè ogni qual volta si guarda al ramo di acquisizioni e fusioni. “Di certo stiamo prendendo in considerazione progetti di M&A – spiega Saladini – con l’obiettivo duplice di arricchire da un lato il nostro portafoglio clienti e dall’altro i settori da presidiare”. Una proiezione delle tempistiche? “Non manca tanti ai prossimi annunci” chiosa l’ad.

E se fino ad ora abbiamo parlato di crescita, di numeri e di progetti per il breve e medio periodo, è anche opportuno far riferimento a quello che è un filo rosso che accompagna l’attività, anche quella più legata alla quotidianità, di MeglioQuesto. E che in questi casi potrebbe semplicisticamente rientrare nella sfera delle attenzioni rivolte all’ambito delle risorse umane. Ma che, però, nella fattispecie concreta di MeglioQuesto, va ben oltre. Perché – precisa Saladini – “abbiamo deciso di sfruttare anche sul fronte dell’attenzione nei confronti del nostro personale quella che è stata l’accelerazione del nostro business legata alla più ampia crescita delle capacità/attitudini di tutti noi nei confronti del digitale”. Un esempio? “Siamo diventati tutti più smart con la pandemia e, sfruttando il canale digitale, abbiamo attivato un servizio di consulenza emotiva e psicologica destinato ai nostri dipendenti. Di fatto un abbiamo creato un vero e proprio smart welfare che esprime bene la nostra attenzione alle risorse umane. Il progetto avviato a ottobre in collaborazione con Relief, il primo pronto soccorso psicologico per le emergenze emotive, risponde all’esigenza di offrire un supporto per i nostri lavoratori. Oltre a offrire un pronto soccorso psicologico per le emergenze emotive ci occupiamo del benessere psicologico quotidiano dei nostri lavoratori in un momento storico in continua trasformazione che si ripercuote inevitabilmente sulla serenità professionale e privata di ognuno di noi. Molti dati infatti confermano che avere a disposizione un servizio di supporto psicologico ed emotivo innesca uno slancio positivo e collaborativo in ambito lavorativo che si riflette di fatto sul benessere quotidiano e privato di chi ne beneficia e sulle prestazioni professionali”.