Un compito non facile per la FED

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Il compito della Fed non è affatto facile. L’invasione russa dell’Ucraina ha creato agitazione sui mercati e ha fatto salire alle stelle i prezzi delle materie prime, due fattori che rappresentano dei venti contrari per l’economia. Tuttavia, l’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari si trova ad esacerbare anche un contesto d’inflazione già profondamente problematico. Per questa ragione è improbabile che la Fed comunichi ai mercati un rallentamento dei suoi piani di inasprimento della politica monetaria di fronte al peggioramento delle prospettive. Infatti, il dot plot aggiornato della Fed – che mostra la visione mediana dei tassi d’interesse del FOMC – dovrebbe prevedere aumenti in quasi tutte le riunioni di quest’anno, e un picco del tasso dei Fed Funds sopra il 2%.

Il presidente Powell potrebbe ammorbidire leggermente il messaggio, spiegando ai mercati che la Fed sarà flessibile in un contesto di crescita e inflazione in rapida evoluzione. Ma il messaggio di fondo sarà probabilmente che portare l’inflazione sotto controllo è l’obiettivo primario della Fed, anche se questo si dovesse rivelare dirompente per i mercati e l’attività economica.