Aspettando Jackson Hole 2023

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“Chi sperava in un segnale forte sulla direzione della politica a breve termine da parte del presidente della Federal Reserve Powell durante l’edizione di quest’anno di Jackson Hole potrebbe rimanere deluso. Alla riunione del FOMC di luglio, Powell ha detto chiaramente che le prossime decisioni dipenderanno dai dati, in quanto la banca centrale valuterà in che modo le misure restrittive adottate fino a oggi si ripercuoteranno sulla crescita e sull’inflazione interna. Con diversi dati importanti in vista della riunione di settembre, sarebbe strano che Powell anticipasse già qualche indicazione prima di questa riunione. Ci si aspetta invece che il presidente sottolinei come nei prossimi meeting il FOMC sarà pronto a inasprire ulteriormente le misure se necessario.

“Il titolo del simposio di quest’anno è “Structural Shifts in the Global Economy”, che potrebbe aprire la porta al dibattito sulla misura in cui i tassi di interesse neutrali potrebbero essere aumentati dopo la pandemia. Powell è sempre stato scettico sull’utilizzo di stime incerte dei tassi di interesse neutrali per calibrare la politica. In effetti, potrebbe cogliere l’occasione per ribadire come sia opportuno lasciare che sia il flusso dei dati a dire alla Fed quanto la politica stia diventando restrittiva.

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“Infine, si è speculato sul fatto che la Fed potrebbe lasciare che l’inflazione si sposti più lentamente verso l’obiettivo per contribuire a garantire un atterraggio morbido, o addirittura cambiare il suo obiettivo di inflazione per adattarsi a un’inflazione più elevata. Powell è stato categorico nel dire che non è il momento giusto per alzare gli obiettivi di inflazione, in quanto ciò potrebbe minare la fiducia nella volontà della banca centrale di raggiungere qualsiasi obiettivo futuro, e ha avvertito dei costi elevati che comporterebbe il consolidamento di un’inflazione superiore all’obiettivo. Pertanto, non ci aspettiamo fuochi d’artificio su questo fronte”.