Supporters – Mostra personale di Matteo De Nando

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Mercoledì 23 marzo dalle 18 alle 21.00 Zazà Ramen presenta Supporters, personale di Matteo De Nando a cura di Marta Orsola Sironi e coordinata da Artoday. La mostra sarà visitabile fino a fine settembre 2022 negli orari di apertura del locale. Supporters è la seconda tappa di un più vasto progetto di Matteo De Nando, iniziato in occasione di Studi Festival 2021, frutto della sua ricerca in merito ai temi di supporto, cura e condivisione e a un’indagine delle dinamiche interne al sistema dell’arte contemporanea.

Supporters è un’affermazione, uno statement forte dell’artista e di tutti coloro che accettano di partecipare al format proposto, siano essi altri artisti, collezionisti, curatori o gli stessi fruitori. E’ un’azione di cura attiva, di presa in carico, di accoglienza e condivisione. E’ la volontà pratica di valorizzare il singolo in virtù della collettività e viceversa. Matteo De Nando invita altr* dieci artist* a presentare un’opera nella sua personale, limitando la propria presenza al supporto dei lavori altrui. Questi sono raggruppati a parete in nuclei visivi e sostenuti da un suo wall painting celato allo sguardo del visitatore. La pittura murale si fa così manuale d’istruzioni per l’allestimento dei gruppi di opere, diventate ormai inscindibili le une dalle altre, così come l’artista assume il ruolo di curatore, allestitore, art handler e, appunto, supporter dell’altrui personalità. Alla base di questa operazione, tanto concettuale quanto visiva, si perpetua la ricerca di Mateo De Nando intorno al rapporto tra arte e lavoro artistico, tra esteriorità e senso, tra concetto e resa visiva e in ultima analisi tra individualità e collettività.

La mostra è presentata da Zazà Ramen, è a cura di Marta Orsola Sironi ed è realizzata in collaborazione con Artoday. Sarà visibile fino a settembre 2022 e sarà animata da un palinsesto di eventi e contenuti aggiuntivi, oltre che dalle ben note ciotole di ramen. Nel mese precedente all’opening Matteo De Nando e Artoday hanno realizzato un ciclo di studio visit a* artist* invitat*, osservat* attraverso gli occhi e la macchina fotografica del loro ospite, visibili sulla pagina di Artoday Projects.

 


 

L’artista 

Matteo De Nando (1995) ha frequentato il corso di laurea in arti visive all’Accademia di Brera diplomandosi nel 2020, vive e lavora a Milano. Nel 2020 fonda Crates, un progetto che mira a creare soluzioni logistiche nel settore dell’arte. Il suo lavoro è stato esposto in “paradise is exactly like where you are right now only much, much better” a cura di Marta Orsola Sironi e Virginia Lupo a Palazzo Spinola di Luccoli (Genova, 2022), “Matteo De Nando Luca Loreti” a cura diFederico Montagna nello studio legale 3EMME (Milano, 2019), in occasione della mostra finale di “Yicca contest” a cura di Giovanni Rendina e Gelateria Sogni di Ghiaccio nella Galleria Rizzuto (Palermo, 2019), in “Flesh” nello spazio ONOFF (Milano, 2019); nel 2018 ha presentato il libro d’artista “Turismo” presso lo spazio Fuzaostudio (Milano).

La sua ricerca consiste nel costruire un’immagine estetica della società dei consumi in cui viviamo, mentre agisce come un “pharmakon” (sia la cura che il veleno). Di solito si concentra sui preliminari, gli aspetti procedurali di qualsiasi pratica artistica, e sull’importanza dell’atto pittorico come esercizio gestuale, o meglio, come lavoro manuale. Così facendo guarda all’iperproduttività odierna attraverso opere che riflettono esattamente questo tipo di automatismo, ma riportandolo a una dimensione fisica, intima e artigianale. Il mercato è un elemento cardine, soprattutto quello drogato dalle fiere d’arte, dalle operazioni di freeport e dall’ampia diffusione tipica della produzione su larga scala, dove l’opera d’arte si risolve nella sua sola presenza e acquisto. Nel realizzare il suo lavoro, De Nando ama plasmare associazioni formali con oggetti molto riconoscibili della vita quotidiana, talvolta sublimando gli elementi della cultura pop e talvolta “volgarizzando” il concetto lirico di arte, restituendo un’immagine più popolare.