Maternità, capolavoro di Gaetano Previati in comodato alla Galleria d’Arte Moderna di Milano

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La monumentale Maternità di Gaetano Previati, opera manifesto del Divisionismo, entra a far parte del percorso museale della GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Il Comune di Milano e Banco BPM hanno infatti siglato un accordo relativo alla concessione in comodato per i prossimi tre anni (rinnovabili fino a 5) del capolavoro di Previati alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.

L’opera, che proviene dalle collezioni d’arte della Banca, verrà esposta nella sala monografica dedicata all’artista, al piano nobile della Galleria d’Arte Moderna, inserendosi in un percorso di vista che ne evidenzia l’importanza storico artistica, contestualizzandola rispetto alla sua straordinaria sperimentazione tecnica. Una concessione che arricchisce in modo straordinario il percorso del museo, riconoscendo alla GAM e alle sue collezioni un ruolo fondamentale nella tutela e divulgazione dell’arte italiana ottocentesca e di inizi Novecento.

La sala Previati sarà ripensata in un nuovo allestimento, consentendo così al pubblico una visione articolata della produzione pittorica dell’artista, insieme ai vari soggetti affrontati nelle differenti fasi della sua produzione, in un dialogo stimolante e ininterrotto con le opere che la precedono: capolavori del Divisionismo come le Due Madri di Giovanni Segantini, e i dipinti di Emilio Longoni, Vittore Grubicy, Angelo Morbelli (ideatori e grandi interpreti di questa tecnica), e con la meravigliosa sala successiva, dove Giovanni Segantini conduce, attraverso le grandi figure femminili, alludenti anche al tema della maternità stessa, verso il clima e le suggestioni del Simbolismo più maturo.

Opera fondamentale, il dipinto rappresenta una svolta nella carriera di Previati e un manifesto della nuova pittura divisionista. In una lettera del 1890, Gaetano Previati raccontava al fratello Giuseppe di voler affrontare in pittura «tutta l’intensità dell’amore materno spogliato delle cianfruscole che hanno servito per mille dipinti». Così l’artista concepì Maternità, in cui la tradizionale rappresentazione sacra lascia posto ad una raffigurazione più semplice: il rapporto tra madre e figlio si risolve in una dimensione di affetti e tenerezza, rimarcati dalla scelta di colori caldi e puri che restituiscono un’atmosfera di quiete, mentre la luminosità irreale, che avvolge la Madonna che allatta il Bambino attorniata da una schiera di angeli in adorazione, conferisce una dimensione mistica alla scena.

Nel 1891 l’opera, proprio insieme a Le due madri di Segantini, venne esposta alla Prima Triennale a Brera, dove suscita violenti critiche e viene definita «un’opera che pare una nave fra le tempeste, flagellata da tutti i venti, che a stento ha sorpassato la burrasca della Giuria d’accettazione». L’anno successivo è inviata al primo Salon de la Rose-Croix a Parigi e quindi alla Biennale di Venezia del 1901, nella sala monografica dedicata a Previati. Acquistato da Alberto Grubicy e poi passato nella collezione Hierschel de Minerbi, il dipinto viene acquisito nel 1924 dalla Banca Popolare di Novara.

L’importanza storico-artistica e le rilevanti dimensioni del dipinto ne fanno una delle opere di maggior pregio della collezione d’arte di Banco BPM. Negli anni l’opera è stata infatti richiesta e concessa per progetti espositivi in sedi autorevoli fra cui la National Gallery a Londra, Palazzo Reale a Milano, il Mart di Rovereto, Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Il dipinto è stato infine concesso in prestito alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona dove è rimasto in esposizione durante gli ultimi due anni, dopo che aveva trovato posto nella medesima sede già nel 2019 in occasione della mostra L’amore materno. Alle origini della pittura moderna da Previati a Boccioni.

L’opera, per le sue dimensioni e il soggetto rappresentato, sembra quasi avvolgere in un abbraccio il visitatore, trasmettendo quel senso di serenità e protezione che è proprio della maternità, tema che, in un contesto storico e sociale così delicato e particolare come l’attuale, rappresenta un vero simbolo di rinascita e speranza.

“L’identità della Galleria d’Arte Modena di Milano sì è definita con forza e chiarezza negli ultimi anni grazie a una guida autorevole e a conservatori competenti e appassionati che non solo hanno saputo valorizzare le collezioni di Otto e Novecento conservate ed esposte in museo, ma hanno anche saputo dare vita ad affascinanti dialoghi con linguaggi contemporanei e con le altre arti, dalla fotografia alla musica, ibridando e ampliando il suo pubblico. Il comodato del capolavoro di Previati da parte di Banco BPM è uno dei frutti di questo lavoro e il riconoscimento della centralità di GAM nel rappresentare quel particolare momento della storia dell’arte da cui prende le mosse il Novecento”, ha affermato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.

“Siamo molto orgogliosi e onorati di poter condividere con il pubblico della città e non solo una tra le opere più significative della collezione di Banco BPM – dichiara Umberto Ambrosoli, Presidente di Banca Aletti e della Fondazione BPM – L’esposizione della Maternità del Previati presso la prestigiosa sede della Galleria d’Arte Moderna di Milano, in un allestimento dedicato, valorizza una tela importante sia da un punto di vista artistico sia dimensionale. Banco BPM riserva da sempre una particolare attenzione alla promozione del patrimonio culturale, anche attraverso la collaborazione con le Istituzioni e gli enti locali, consapevole che investire nella cultura, condividendo opere prestigiose che rappresentano un’eccellenza della nostra storia artistica nazionale, significhi incoraggiare il progresso sociale oltre che quello economico”.