I Treasury possono essere una buona opportunità

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Gli investitori spesso considerano i cicli di inasprimento come eventi ad alta volatilità per i tassi sovrani; tuttavia, la storia ha dimostrato che la volatilità implicita diminuisce costantemente fino al picco dei costi di finanziamento. Pertanto, rimaniamo convinti del potenziale di rendimento senza precedenti delle opportunità di valore relativo sfruttando le differenze temporanee nei prezzi dei titoli.

Nel 1° trimestre le curve dei rendimenti dei mercati sviluppati hanno registrato un’altra serie di appiattimenti ribassisti, con la curva dei Treasury a due e a dieci anni che si è appiattita fino all’inversione. A fronte di un’inflazione inarrestabile, è probabile che i tassi a breve continuino a salire in modo sproporzionato anche in futuro.

A nostro avviso, l’aumento sostanziale delle previsioni della Fed per il tasso sui Fed funds invia un messaggio ricco di sfumature, che suggerisce che i funzionari riconoscono di essere in ritardo rispetto alla curva e sono disposti ad aumentare il tasso neutrale, stimato al 2,4%, per stare al passo con il sostanziale aumento delle prospettive di inflazione.

I futures sui Fed funds hanno prezzato rialzi di 50 punti base nel breve termine e i funzionari hanno chiaramente messo sul tavolo tale opzione, dato che la pressione inflazionistica persiste. I cicli di rialzo della Fed sono stati spesso fraintesi come eventi ad alta volatilità; tuttavia, in realtà la volatilità dei tassi – cioè la volatilità implicita, per esempio, ad 1 anno e 10 anni – è diminuita durante i cicli del 2004 e del 2015 e la volatilità ha iniziato ad aumentare solo mesi dopo il picco del ciclo di restringimento (e poco prima dell’inizio del successivo ciclo di allentamento).

Riteniamo che vi siano enormi opportunità di arbitraggio, date le nostre prospettive di riduzione della volatilità. Il nostro modello di portafoglio ottimale continua a mostrare dislocazioni nel mercato dei Treasury che non si vedevano dai tempi della crisi finanziaria globale, il che offre rare opportunità di valore relativo e neutrale in termini di duration per il recupero dei rendimenti sui tassi dei paesi sviluppati a livello globale in un momento in cui le curve dei rendimenti sono quasi piatte.

Manteniamo un posizionamento lungo sul Treasury a 20 anni rispetto ai contratti futures corrispondenti e un posizionamento corto sul Treasury a 10 anni off-the-runrispetto ai titoli a sette e dieci anni on-the-run. Di recente abbiamo anche identificato interessanti valutazioni scorrette del sottostante dei futures sui Treasury in titoli nella parte inferiore della curva che possono potenzialmente qualificarsi come obbligazioni cheapest to deliver.