Cina: dalla fattoria alla tavola, la via digitale

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L’ambizione della Cina a diventare l’economia digitale leader, passa anche attraverso l’impatto della trasformazione digitale sulla riduzione delle disuguaglianze sociali, un pilastro fondamentale della cosiddetta “campagna per la prosperità comune” del presidente Xi Jinping. È interessante dunque soffermarci sugliambiziosi obiettivi dei policymaker cinesi di sviluppare il settore agricolo attraverso la tecnologia, sul ruolo dei giganti cinesi di Internet nel raggiungimento di questi obiettivi e sui benefici commerciali, sociali e ambientali per i consumatori e i produttori di colture.

I numeri alla base dell’agricoltura

Nel 2020, i 350 milioni di agricoltori del settore agricolo cinese e i 550 milioni di persone residenti nelle aree rurali rappresentavano rispettivamente il 25% e il 39% della popolazione del Paese. Il governo cinese ha stabilito che la penetrazione online dei prodotti agricoli raggiungerà il 15% delle vendite totali entro il 2025. L’obiettivo di aumentare la produttività e i livelli di reddito degli agricoltori è in cima agli obiettivi politici da 17 anni consecutivi, dal 2004.

L’industria cinese dell’e-commerce ha registrato una crescita vertiginosa negli ultimi anni e attualmente si aggira intorno ai 13.000 miliardi di Renminbi (2.300 miliardi di dollari)4, che rappresentavano quasi la metà del mercato globale dell’e-commerce nel 2021. Gli utenti internet rurali hanno superato i 300 milioni a metà del 2021; questa notevole crescita è in gran parte dovuta all’aumento della penetrazione di Internet nelle zone rurali della Cina, con l’adozione dell’e-commerce come fattore chiave. Da tutto ciò è emerso un mercato di 422 miliardi di Renminbi (66 miliardi di dollari) di prodotti agricoli pronti per l’e-commerce, grazie al costante sostegno politico e alla realizzazione di infrastrutture nelle zone rurali della Cina.

Mettere in contatto i consumatori con i coltivatori

A fine 2020, le principali piattaforme di e-commerce cinesi – tra cui Alibaba, JD.com, Pinduoduo, Meituan e persino la società di ride-hailing Didi Chuxing – vendevano prodotti agricoli attraverso il canale consumer-to-manufacturer (C2M). Aggirando gli strati di intermediari come i distributori di contea, città e provincia, nonché le infrastrutture logistiche tradizionali, molti degli 1,3 miliardi di consumatori cinesi sono stati in grado di acquistare prodotti agricoli, di solito all’ingrosso, con pochi semplici click sui loro dispositivi mobili.

Il processo di sviluppo del modello di business C2M è stato fluido e per i coltivatori tale modello, sostenuto dal governo e dai giganti dell’e-commerce, ha cambiato le carte in tavola. L’opposizione è venuta principalmente dai distributori che hanno subito un impatto negativo sulle loro attività o dagli agricoltori analfabeti e/o senza accesso a Internet. Tuttavia, il livello di impegno intorno al C2M è tale che le principali società di Internet, come Pinduoduo e Alibaba, stanno lavorando con gli agricoltori per fornire il supporto necessario.

Nel 2020, il reddito annuo pro capite degli agricoltori cinesi era circa un decimo di quello delle loro controparti negli Stati Uniti. In media, i prodotti freschi in Cina passano attraverso 4-6 intermediari prima di raggiungere i piatti del consumatore finale: poiché ogni intermediario applicava un ricarico del 10-15%, gli agricoltori avevano margini ridotti e i loro profitti non riflettevano il loro valore aggiunto.

Eliminando gli strati di inefficienze, la quota di profitto degli agricoltori è divenuta sostanzialmente più alta: non è raro che gli agricoltori ottengano il doppio dei profitti sulle piattaforme digitali rispetto a quanto farebbero altrimenti. Inoltre, il mercato potenziale per i prodotti freschi di un agricoltore si estende ora all’intera portata delle piattaforme, creando un vantaggio per i consumatori e i produttori. Il volume commerciale lordo legato all’agricoltura sulla piattaforma Pinduoduo, ad esempio, ha superato i 270 miliardi di Renminbi (42 miliardi di dollari) nel 2020.

Tuttavia, il modello C2M è ancora in fase iniziale di sviluppo e presenta delle sfide. Chi lo critica argomenta che non è economicamente sostenibile per gli operatori del commercio elettronico investire in questo nuovo modello di business, poiché i prodotti agricoli hanno un basso valore del paniere e i consumatori sono tipicamente sensibili ai prezzi. Inoltre, poiché i prodotti agricoli sono facilmente deperibili, sono necessari ingenti investimenti per migliorare le capacità logistiche, come la costruzione di magazzini regionali e di centri di smistamento, nonché il potenziamento delle infrastrutture esistenti. Nel breve termine, il margine di profitto per le piattaforme potrebbe rimanere esiguo. Sebbene le aziende stiano facendo progressi tangibili, resta da vedere la reale redditività economica a lungo termine.

Il miglior guadagno è non sprecare

Gli operatori di e-commerce sono diventati una potente forza trainante nella riduzione degli sprechi alimentari in Cina. Negli ultimi anni, le perdite di cereali del Paese nel processo di post-produzione, compresi stoccaggio, trasporto e lavorazione, hanno raggiunto i 35 milioni di tonnellate, pari al fabbisogno di cereali di 60-70 milioni di persone all’anno. Le piattaforme CGB (Community Group Buy) si sono impegnate a standardizzare la catena di approvvigionamento e a creare programmi completi di formazione dei dipendenti per ridurre al minimo gli sprechi nelle diverse fasi del processo logistico e di movimentazione. Secondo il modello di distribuzione e adempimento tradizionale, il 10-40% della produzione di cereali viene sprecata prima di raggiungere i consumatori.

Negli ultimi anni, il settore Internet cinese ha investito miliardi di Renminbi in magazzini fisici e algoritmi, nel tentativo di ottimizzare l’efficienza di stoccaggio e consegna. Meituan, ad esempio, sostiene che il suo sistema centralizzato è in grado di gestire, in tempo reale, la maturazione e la durata di ogni raccolto, nonché il profilo di trasporto: in definitiva, l’azienda mira a distribuire i prodotti freschi per farli arrivare ai consumatori finali al culmine del ciclo di vita, in modo da ridurre al minimo gli sprechi alimentari. Può anche prevedere la domanda, in modo che gli agricoltori possano pianificare la capacità in anticipo. Oltre ad aumentare i livelli di reddito degli agricoltori e a ottimizzare il processo logistico, Meituan ha anche creato una serie di opportunità di lavoro per i cittadini delle aree rurali. Altri vantaggi sono la promozione dell’inclusione digitale e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini rurali. Meituan e Pinduoduo, le due piattaforme CGB leader in Cina, sono state riconosciute dal governo cinese per il loro contributo al sostentamento dei cittadini rurali.