La gestione del rischio climatico è una questione di primo piano

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Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a seguito delle numerose problematiche create in Italia dagli sconvolgimenti climatici dell’ultimo periodo, ha dichiarato: “La concentrazione di eventi climatici di eccezionale portata mette a rischio la tenuta delle imprese agricole. Siccità, nubifragi, grandine, trombe d’aria, ma anche incendi, spesso di natura dolosa, hanno conseguenze devastanti per il settore primario. È evidente che la gestione del rischio climatico è diventata una questione di primo piano per il futuro dell’agricoltura italiana, ma anche europea”.

“I danni sono pesanti e la disponibilità finanziaria dell’apposito fondo ristori è inadeguata – prosegue Giansanti – nonostante l’aumento di 200 milioni disposto dal governo con il dl Aiuti bis. La normativa in vigore risulta inadeguata, troppo complessa e lenta”, evidenzia il presidente di Confagricoltura. “Gli interventi pubblici devono essere più veloci per assicurare, oltre all’indennizzo dei danni, la ripresa dell’attività produttiva”. 

“Quest’anno – conclude Massimiliano Giansanti – abbiamo registrato eventi climatici eccezionali che in passato capitavano nell’arco di un decennio. E la situazione si è registrata anche in altri Stati europei. Non si tratta più di episodi sporadici; è necessario un nuovo approccio alla questione, che comprenda la cura e la gestione del territorio con tutti i soggetti coinvolti, sfruttando anche le ricerche in materia di intelligenza artificiale e di elaborazione sempre più puntuale di modelli previsionali per contrastare, anche con forme di difesa attive, i fenomeni meteorologici estremi”.