Secondo WisdomTree, “l’inverno delle criptovalute” non ha scoraggiato i giovani adulti italiani dall’investire nell’asset class

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I giovani adulti italiani non si sono fatti scoraggiare, continuando a investire in criptovalute nonostante il crollo dei prezzi avvenuto quest’anno, secondo un sondaggio commissionato da WisdomTree, sponsor di prodotti ETF (Exchange Traded Fund) ed ETP (Exchange Traded Product). L’indagine su un campione di 1.001 adulti di età compresa tra i 18 e i 30 anni, condotta da Opinium in Italia, ha rivelato che il numero di giovani adulti italiani che investono in criptovalute equivale al numero di quelli che investono in conti d’investimento (23%), dato che indica un cambiamento nel modo di operare dei giovani adulti.

Il sondaggio segnala un aumento nell’adozione delle criptovalute. La familiarità con le criptovalute è elevata: quasi nove giovani adulti su dieci (86%) dichiarano di possedere una certa familiarità, mentre uno su cinque (20%) asserisce di avere molta familiarità. Anche i token non fungibili o NFT, introdotti nel 2018 ma che solo di recente hanno iniziato ad attirare l’interesse degli investitori, dimostrano di essere piuttosto conosciuti tra gli intervistati. Sette su dieci (68%) dichiarano infatti di avere una certa familiarità con questi strumenti.

Jason Guthrie, Head of Digital Assets, WisdomTree, ha dichiarato: “Nonostante un alto livello di familiarità con le criptovalute, la ricerca d’informazioni qualitativamente adeguate rimane una priorità tra i giovani adulti e giustamente. Siamo ancora all’inizio della curva di adozione delle criptovalute e per fare passi avanti è necessaria maggiore formazione. Sappiamo che il sentiment verso le criptovalute tra i giovani adulti è positivo.”

È interessante notare come il sondaggio riveli che quasi la metà (47%) degli interpellati ha oggi una visione più positiva nei confronti delle criptovalute rispetto a quando Bitcoin ha raggiunto un picco storico a oltre 68.000USD nel novembre del 2021.

Guthrie ha poi continuato: “Sui mercati finanziari e delle criptovalute si sono verificati numerosi eventi nel 2022. Ciò ha incoraggiato i giovani adulti a cercare maggiori informazioni per approfondire le proprie conoscenze in materia. Le criptovalute stanno maturando, per trasformarsi in una classe di attivi tradizionale e, come con qualsiasi altra asset class, è essenziale informarsi, fare delle ricerche per sapere in cosa si sta investendo, oltre ad avere un orizzonte d’investimento di lungo periodo”.

Sono necessarie informazioni affidabili per supportare la domanda

I giovani adulti italiani stanno sviluppando maggiori capacità di valutazione quando si tratta di vagliare le ragioni per cui investire in criptovalute. Gli intervistati hanno indicato di non essere più particolarmente interessati all’endorsement di figure di spicco. Solo il 17% infatti dichiara che sarebbe più propenso a investire in conseguenza dell’opinione favorevole sul settore crittografico da parte di un personaggio famoso. I giovani adulti preferiscono invece sapere che l’asset class è più consolidata nell’ambito dei servizi finanziari (36%) e degli sviluppi rispettosi dell’ambiente (33%).

Quando si tratta di conoscenze in materia di criptovalute, il 61% dei giovani adulti dichiara di non sapere come funzionano, eppure oltre la metà (58%) afferma che probabilmente investirà in criptovalute in futuro. Il 58% non pensa che ci siano abbastanza informazioni disponibili da fonti affidabili ed è quindi importante che le società finanziarie tradizionali e quelle che offrono accesso a questo mercato forniscano informazioni di qualità, per supportare questo tipo di domanda. Sei giovani adulti su dieci (61%) si sentirebbero più a proprio agio nell’investire se l’asset class godesse di un sostegno più ampio da parte del governo e delle autorità di regolamentazione.

Adria Beso, Head of Platforms Distribution, Europa, WisdomTree, ha affermato: “I giovani adulti trattano sempre più le criptovalute come un’asset class matura. Non si preoccupano delle sponsorizzazioni delle celebrità e delle promesse di rendimenti insostenibili. Vogliono invece capire come funzionano questi strumenti e gradirebbero un maggiore supporto da parte del governo e delle autorità di regolamentazione. Quest’anno si sono verificati diversi cambiamenti importanti nelle politiche pubbliche sugli asset digitali negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’UE. Si tratta di segnali positivi riguardo all’integrazione degli asset digitali nei quadri normativi e legislativi di diverse parti del mondo”.

“L’ecosistema degli attivi digitali sta maturando e sempre più investitori potrebbero trarre vantaggio da una maggiore regolamentazione. Inoltre, anche se la recente volatilità potrebbe aver offerto un interessante punto d’ingresso, è essenziale che gli investitori non trascurino l’importanza di approfondire le proprie conoscenze e la comprensione di questi strumenti prima d’investire. Le aziende che offrono accesso alle criptovalute hanno il dovere di produrre informazioni di qualità, accessibili e di facile comprensione per aiutare le persone a prendere decisioni consapevoli”.