L’Inflation Reduction Act spinge gli investimenti green – Il caso First Solar

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L’approvazione nei mesi scorsi da parte del Governo americano dell’Inflation Reduction Act (IRA) ha segnato un passaggio fondamentale, che porta gli Stati Uniti un passo più vicini al raggiungimento degli obiettivi climatici previsti dall’Accordo di Parigi. L’impegno per la riduzione dell’inflazione, che a fine settembre negli USA si attestava ancora intorno all’8,2%, sta avendo e continuerà ad avere un impatto positivo sul numero di investimenti nell’ambito della transizione energetica, con un riscontro particolarmente positivo sul settore delle energie rinnovabili. Questa l’opinione di Nicholas Mersch di Purpose Investments, che attraverso il supporto di HANetf, ha quotato su Borsa Italiana l’HANetf S&P Global Clean Energy Select HANzero™ UCITS ETF (ticker: ZERO).

Nell’ultimo report mensile dell’ETF, primo prodotto sull’energia pulita in Europa a garantire la compensazione dell’emissioni di carbonio dell’investimento, è stato messo in evidenza il caso di First Solar. La società, quotata sul NASDAQ, ha di recente annunciato un investimento di 1,2 miliardi di dollari per espandere le sue attività di produzione di pannelli solari negli Stati Uniti. Un evento che segna una significativa e fondamentale inversione di tendenza rispetto alle precedenti dichiarazioni di First Solar, secondo cui la mancanza di sostegno da parte del governo federale avrebbe reso improbabile la costruzione di nuovi stabilimenti negli Stati Uniti nei prossimi anni.

Nicholas Mersch, Portfolio Manager di ZERO, ha così commentato la notizia: “Le energie rinnovabili giocheranno un ruolo fondamentale nel progresso della nostra infrastruttura energetica. Dopo il loro annuncio, le azioni dell’azienda First Solar sono salite di oltre il 2% a 124 dollari sul Nasdaq e gli azionisti hanno stimato che gli utili della società potrebbero raddoppiare rispetto alle stime entro il 2026.  First Solar è uno dei primi e più importanti investimenti corporate annunciati dopo l’IRA; tuttavia, ci aspettiamo che ce ne siano molti altri, una naturale espansione nei vari settori in cui ZERO investe”.