Legge di Bilancio – Le agevolazioni per il welfare aziendale

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Il disegno di legge di bilancio prevede tra le diverse misure anche una misura finalizzata a fungere da stimolo al welfare aziendale, tema sul quale il Governo Meloni sembra dedicare particolare attenzione.

All’articolo 15 si prevede in particolare la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa ai lavoratori dipendenti del settore privato.

Va ricordato come negli ultimi anni i precedenti Governi erano già intervenuti con misure temporanee di sostegno al welfare aziendale elevando il limite annuo dei fringe benefits che in via ordinaria è pari a 258,23 euro.   . Tale limite è stato oggetto di ripetute riformulazioni nel corso degli ultimi anni in via transitoria. In particolare per i periodi di imposta relativi al 2020 e al 2021 si è elevato per i lavoratori dipendenti il suddetto limite da 258,23 euro a 516,46 euro e per il 2022 è stato innalzato dal decreto aiuti bis (art. 12) prima a 600 euro e poi dal decreto aiuti quater a 3000 euro prevedendo anche la possibilità di rimborsare le bollette delle utenze domestiche.

Il disegno di legge di bilancio dispone ora la riduzione al 5 per cento (in luogo del vigente 10 per cento) dell’aliquota dell’imposta sostitutiva, per i premi e le somme erogati nell’anno 2023. Si rammenta che, ai sensi di quanto introdotto dalla legge di stabilità 2016, salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggetti a una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10 per cento, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi (innalzato a 4 mila euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nella organizzazione del lavoro), i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti  nonché le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa. Tali previsioni trovano applicazione per il settore privato e con riferimento ai titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nell’anno precedente quello di percezione delle somme a euro 80.000.