L’Ivass pubblica un provvedimento sui requisiti professionali e domini internet

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L’ Ivass ha pubblicato uno specifico Provvedimento che modifica la disciplina dei requisiti professionali e sui domini Internet. L’intervento persegue una duplice finalità, sottolinea la Autorità di Vigilanza. In primo luogo adeguare il contenuto delle disposizioni, che recano l’obbligo di conseguire il possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato a seguito di corso di durata quinquennale oppure quadriennale integrato dal corso annuale previsto per legge o di un titolo di studio equipollente, alla normativa primaria vigente.

Si prevede poi l’obbligo per gli intermediari iscritti nel Registro Unico degli Intermediari o inseriti nell’Elenco annesso, che promuovono e collocano i contratti di assicurazione, mediante tecniche di comunicazione a distanza, di comunicare all’IVASS il dominio e l’eventuale sotto-dominio internet a tale scopo utilizzati e le loro eventuali variazioni, ai fini della pubblicazione nel Registro degli intermediari assicurativi, anche a titolo accessorio, e riassicurativi. L’obbligo si applica anche ai casi di sola promozione mediante tecniche di comunicazione a distanza.

Per quel che riguarda il primo aspetto viene, in particolare, eliminato il riferimento alla durata quinquennale e all’anno integrativo con riferimento al possesso del diploma di istruzione secondaria superiore al fine di rendere la disposizione coerente con il vigente ordinamento scolastico , che prevede anche la possibilità di svolgimento del corso di studi superiori in quattro anni, mantenendo invariato il monte ore di frequenza complessivamente richiesto. L’Autorità ha inteso, pertanto, effettuare un rinvio alla normativa primaria e alle sue disposizioni attuative, individuando come requisito di professionalità il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, riconosciuto valido dalle disposizioni in vigore alla data del relativo conseguimento.

Per quel che riguarda il secondo aspetto la misura introdotta si rende necessaria per arginare il fenomeno dei siti internet irregolari, che registrano un preoccupante incremento anche in ragione della forte accelerazione digitale degli ultimi anni , a tutela dei consumatori e, per altro verso, degli stessi intermediari. Con riguardo a questi ultimi, tale misura potrà infatti determinare in loro favore una significativa riduzione del rischio di vedere i propri dati illegittimamente associati a siti internet non ufficiali. L’Istituto disporrà in tal modo di una lista dei domini e dei sotto-domini internet comunicati dagli intermediari regolari, che potrebbe valutare in futuro di pubblicare sul proprio sito istituzionale (c.d. white list), accrescendo il livello di accreditamento degli stessi intermediari ed assicurando una maggiore tutela dei consumatori.